LinkedIn per un archeologo: come usarlo al meglio

archeologi che lavorano

Avere una presenza online, oggi, è un requisito fondamentale per ogni attività, anche per un archeologo che vuole sfruttare il web per differenziarsi. Fino a qualche tempo fa sembrava impensabile, eppure possiamo trovare sui social network anche il profilo di un archeologo. Di solito quando consideriamo la figura dell’archeologo lo immaginiamo lontano dalla logica dei social mentre munito di scarponi è alla scoperta di un reperto storico. Il più delle volte, questo approccio ha fatto sì che non si conoscesse nei dettagli un lavoro così importante ma grazie alle piattaforme social tutto ciò è cambiato. Gli archeologi utilizzano Facebook per promuoversi, ma anche e soprattutto LinkedIn.

LinkedIn è un social network essenziale per crearsi un’immagine professionale e farsi conoscere dagli altri. Questo social accoglie i migliori profili di qualunque settore ed è molto apprezzato in quanto dà la possibilità di cercare o offrire lavoro. Ma perché dovrebbe essere così importante per un archeologo iscriversi su LinkedIn? Di seguito capiremo i vantaggi derivanti dal giusto utilizzo di LinkedIn.

Strategie per promuovere un archeologo su LinkedIn

LinkedIn è un social network importante anche per chi ha una posizione professionale abbastanza affermata. L’archeologo però non deve cadere nell’errore di realizzare un profilo LinkedIn simile a quello di Facebook. I due social seppur molto vicini per alcune caratteristiche hanno scopi e finalità differenti.
Un archeologo che vuole farsi conoscere su LinkedIn deve:

  • compilare con cura il piano di carriera e inserire una foto di copertina in linea con la propria attività. L’immagine profilo, infatti, è tra le prime cose che osservano i vari membri che sono su LinkedIn. Spesso è proprio da lì che si può decretare il successo o meno di un profilo, che va inoltre costantemente aggiornato nelle informazioni;
  • avere dei contatti profilati e non collegamenti casuali. In qualsiasi social una strategia vincente è quella di avere amici in linea con la vostra professione, sarebbe inutile avere utenti collegati che non sono per niente interessati a quello che fate;
  • generare informazioni vere: nella compilazione del profilo è necessario avere informazioni veritiere e grammaticalmente corrette altrimenti la piattaforma oscurerà il vostro profilo di archeologo e non avrete più la visibilità sperata;
  • creare un profilo LinkedIn ottimizzato per i motori di ricerca: un archeologo che vuole farsi conoscere su LinkedIn deve creare un profilo con parole chiave che in qualche modo rispecchino la propria professione, solo in questo modo avrà più possibilità di essere trovato;
  • instaurare rapporti con clienti potenziali: l’archeologo che utilizza Linkedin deve auspicare quanto più possibile di instaurare dei rapporti con le persone che fanno parte della sua rete, per questo è importante interagire, ad esempio commento i post altrui. Il poter interagire con gli altri, infatti, avviene grazie alle tre tipologie di gruppo: aperto, chiuso, segreto.  Sfruttare i gruppi LinkedIn è molto utile ma attenzione a non cadere nell’errore di farsi un’eccessiva autopromozione. I gruppi possono esser seguiti da chiunque lo desideri a patto che si rispetti la privacy. Per l’archeologo creare un gruppo può essere un modo per rafforzare i legami e condividere con gli utenti le attività e le emozioni del proprio lavoro. Nei gruppi l’archeologo può porre sondaggi, quesiti e tutto ciò che stimoli in qualche modo l’interesse del pubblico. Fare community, dunque, è il meccanismo che ne è alla base;
  • creare campagne mirate: le campagne su LinkedIn permettono all’archeologo di raggiungere un pubblico altamente specifico e pertinente, consentendo di promuovere i propri servizi, progetti o prodotti in modo mirato ed efficace nel settore archeologico. Ad esempio, se l’archeologo offre servizi di consulenza archeologica, può creare annunci mirati per raggiungere enti pubblici, istituzioni culturali, aziende o privati interessati a progetti di scavi o studio del patrimonio storico.

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