Consigli pratici per promuovere la professione di archeologo su Facebook

mano su di un muro

La rete e il mondo digitale sono un contesto molto dinamico che cambia costantemente le sue caratteristiche mentre ciò che non muta è sicuramente il suo lato pragmatico. I social network, infatti, negli ultimi anni sono i primi ad essere scelti come mezzi di comunicazione tra i professionisti e chi svolge lavori manuali. Questo accade soprattutto per la velocità con cui si possono offrire e/o reperire informazioni con l’utilizzo dei social e in particolare di Facebook. Anche un archeologo può farsi conoscere grazie ai social media e ai contenuti si possono generare con i vari media, pur trattandosi di una professione inusuale e complessa.

Facebook detiene la leadership in questo campo, infatti, quasi tutti hanno o sentono l’esigenza di avere un profilo o una pagina aziendale. Ovviamente un archeologo che vuole promuoversi su Facebook deve creare su questo canale social interesse e interazione con il suo pubblico potenziale. Visto che su Facebook il numero di utenti è in crescita continua, un archeologo non può ignorare questo importante fattore per avvicinare l’utente a porre attenzione a tale professione.

Massimizzare il potenziale della pagina Facebook come archeologo

Ciò che ha consacrato il successo di Facebook nel mondo del lavoro è da ricercare nelle sue potenzialità e negli obiettivi concreti oggi raggiungibili su questo social. Un archeologo che si approccia per la prima volta a Facebook ha mille dubbi e perplessità e stuzzicare la curiosità degli utenti non è sempre così facile.

Innanzitutto, dovete sapere che Facebook oltre a dare la possibilità di avere un profilo personale permette di creare quella che solitamente viene chiamata “pagina fan”. La pagina aziendale è tra l’altro l’unico mezzo concesso dalla piattaforma per fare delle sponsorizzazioni o pubblicazioni a sfondo commerciale. L’archeologo quindi può decidere di utilizzare il diario personale ma con la pagina fan riuscirebbe a coinvolgere un pubblico ben più esteso e soprattutto più interessato a quello che fa.

Su questo social non per forza una pagina può far della pubblicità ad un’impresa, spesso può anche semplicemente divulgare un’idea o un progetto. Nel caso di un archeologo, la pagina fan può sopperire al desiderio di conoscenza da parte di altre persone, che vogliono sapere quanto è più possibile sulla professione di ricercatore di reperti storici. Gli utenti possono quindi sentirsi spronati a visionare la pagina dell’archeologo per informarsi sui progetti attuali, sul lavoro che svolge e su molti altri aspetti.

Strategie vincenti per creare una fanpage di successo come archeologo su Facebook

Un archeologo che vuole essere visibile su Facebook non deve creare semplicemente la pagina e renderla visibile online, ma ha bisogno di creare una fanpage molto curata nei minimi dettagli e solo in questo modo potrà aumentare la propria fama.

I passaggi per far sì che la pagina di un archeologo riscuoti il giusto successo sono pochi ma molto importanti.
Innanzitutto si deve scegliere:

    • Un’immagine chiara e d’impatto (che dia indicazioni su che tipo di pagina è);
    • Usare nome e cognome o il nome dell’associazione di cui fa parte l’archeologo;
    • Breve descrizione nella parte dedita alle “informazioni”;
    • Creare contenuti che sono in linea con la propria professione. Ad esempio, potrebbe essere utile raccontare dei vostri progetti cercando di cogliere l’empatia degli utenti e di conseguenza instaurando un dialogo con il vostro pubblico, accettando i pareri, le opinioni e gli scambi di idee con chi vi segue;
    • Avere foto, immagini e video che raccontino nel dettaglio i progetti di lavoro perseguiti;
    • Partecipare a gruppi dove sono presenti altri colleghi o esperti del settore.

Grazie a questi pochi accorgimenti sicuramente sarete più visibili e conosciuti da potenziali clienti.

Utilizzare i gruppi di Facebook per far crescere la propria presenza come archeologo: vantaggi e svantaggi

Qual è il modo migliore per dar modo anche agli utenti di interagire attivamente con l’archeologo se non accedendo ai gruppi? La inesauribile piattaforma di Facebook, infatti, mette a disposizione delle persone la possibilità di partecipare e/o creare dei gruppi di discussione. I gruppi sono un modo utile anche perché l’archeologo può venire a conoscenza, in tempi davvero molto ridotti, di cosa pensano gli altri del suo operato. Su Facebook, un gruppo deve avere necessariamente un fondatore che a sua volta può scegliere di farsi aiutare nella gestione da altri utenti, i cosiddetti “amministratori”. I gruppi sono dunque un elemento fondamentale per l’interazione e per permettere di creare quel processo di fidelizzazione che scaturisce normalmente sui social.

Le reazioni degli utenti sui gruppi danno origine anche agli altrettanti famosi “UGC” ossia tutti i contenuti che invece manifestano gli utenti con: commenti, stories e molto altro. In termini di marketing, gli UGC sono utili nelle strategie perché aumentano la visibilità. L’archeologo può sfruttare i contenuti generati dagli utenti (user generated content) per accrescere l’interesse attorno alla sua pagina o profilo. Il testo, le immagini, i video condivisi nuovamente da coloro che seguono la pagina dell’archeologo sono un modo semplice e facile per arrivare anche a chi è al di fuori della cerchia d’amicizia.
Ripubblicare i contenuti, commentarli con delle dirette su Facebook crea un effetto domino che porta, nella maggior parte dei casi, a molti benefici.

Articoli correlati