Molti medici psichiatri credono che l’attività sui social network non sia adatta alla divulgazione della propria professione. In realtà anche per questa categoria di professionisti i social (se utilizzati nel modo giusto) possono essere un valido strumento di informazione e promozione. L’attività dello psichiatra ruota tutta intorno al paziente e al suo benessere, un valore che non può essere venduto ma che può (e deve) essere valorizzato.
Tenendo ben presente questo punto, dunque, l’attività svolta sui social non sarà mera pubblicità o vendita spudorata, ma comprenderà la messa a punto e l’attuazione di strategie più complesse e articolate che consentiranno al professionista di farsi conoscere e di mettere in evidenza il proprio sapere e le proprie abilità.
Promuoversi come psichiatra rispettando il codice deontologico
La discussione deontologica sulla possibilità dei medici (e quindi anche degli psichiatri) di adoperare la pubblicità come metodo di promozione va avanti da anni tra sentenze giudiziarie e richiami da parte degli organi di controllo. Trattandosi di una materia delicata la cosa non stupisce, ma si è riusciti comunque a stabilire alcuni punti da rispettare:
- la centralità del paziente resta essenziale anche nella comunicazione promozionale;
- l’informazione prodotta deve sempre essere prudente (mai creare false aspettative), rigorosa scientificamente e trasparente.
Uno psichiatra potrebbe fare pubblicità comparativa (ovvero produrre dei confronti con i servizi/competenze di un collega), ma questo tipo di comunicazione non ha mai attecchito in Italia e sarebbe a dir poco complicata da produrre poiché deve essere comunque basata su dati scientifici. Inoltre, potrebbe promuovere i prezzi del suo servizio, ma anche questa pratica è fortemente sconsigliata trattandosi di un servizio specialistico in cui conta la preparazione del medico.
In ogni caso, ciò che resta importante quando si parla di comunicazione promozionale del medico è il “decoro”, termine su cui si è discusso molto, ma che resta un punto fisso poichè, in ogni caso, lo psichiatra non può mettere a rischio l’immagine e la professionalità che si deve alla categoria attuando una comunicazione poco adeguata.
Come usare i social network per promuoversi come psichiatra
In un mondo in cui sempre più persone cercano anche il medico specialistico sul web e sui social, la presenza su queste piattaforme non può essere più rimandata. Per promuoversi sui social uno psichiatra deve innanzitutto capire quali social è più opportuno adoperare perché ognuno di essi ha un suo linguaggio che va compreso e sfruttato. Un esempio di social che uno psichiatra potrebbe sfruttare per promuovere la sua attività?
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- YouTube, principalmente per la condivisione di video informativi e divulgativi;
- Instagram, ideale per intercettare un target più giovane;
- Linkedin, il social dei professionisti per antonomasia;
Profilo privato o pagina social per psichiatra?
Sui social network è possibile attuare una netta distinzione tra account personale e account aziendale o professionale. Per iniziare a promuovere la propria attività professionale il consiglio è sempre quello di aprire una pagina aziendale (che gestirete attraverso il vostro account privato), così da tenere separate vita privata e professionale ed esercitare liberamente attività professionali che riguardano, appunto, il vostro lavoro. Per i social network che non fanno questa distinzione, il consiglio è di inserire già nel nome dell’account il ruolo professionale che svolgete (esempio: dottor Mario Rossi – psichiatra). In questo modo sarà subito chiaro il vostro lavoro e gli argomenti che tratterete.
Chi aggiungere ai propri profili di psichiatra
Una volta aperti i vostri profili social dovrete “popolarli” e iniziare ad aggiungere amici e follower. Le pagine aziendali non permettono di aggiungere direttamente le persone, ma potete invitare i contatti del vostro profilo personale a mettere “Mi Piace” alla vostra pagina.
In ogni caso il principio resta sempre lo stesso: lo psichiatra che vuole promuoversi sui social dovrà aggiungere solo le persone che possono essere interessate alla professione come colleghi, pazienti o potenziali tali, esperti di psichiatria e appartenenti a categorie professionali con cui confrontarsi. L’obiettivo non è avere decine di migliaia di contatti, ma avere un numero cospicuo di follower appartenenti a uno specifico target. Solo avendo “seguaci” interessati alla propria professione e ai servizi che si offrono saremo sicuri che la promozione avrà effetto positivo.
Cosa e come deve comunicare uno psichiatra sui social
Una volta aperti gli account social dovrete creare contenuti di valore per il vostro pubblico. Cominciate con il compilare in modo esaustivo le informazioni del vostro profilo. Inserite i vostri titoli, le specializzazioni e riconoscimenti ricevuti, i corsi di aggiornamento svolti, le ricerche pubblicate e tutte le altre informazioni necessarie alla descrizione delle vostre competenze. Non dimenticate di mettere gli orari di apertura dello studio, l’indirizzo e il numero di telefono per permettere a pazienti e potenziali tali di raggiungervi con facilità.
Passate poi alla creazione e alla pubblicazione dei post. La difficoltà maggiore che si riscontra nella gestione dei profili social riguarda la costanza nella pubblicazione dei contenuti. Il metodo migliore è farsi un calendario con le tematiche da trattare e il giorno in cui parlarne. Se volete promuovervi sui social è inutile postare dieci notizie in un giorno per poi restare fermi per due settimane. È invece opportuno spalmare i post e riuscire a coprire tutto il periodo di riferimento.
Anche le tematiche devono essere in linea con la vostra professione. Parlate dei convegni a cui partecipate, descrivete dei “case study” interessanti, nuove teorie mediche su cui volete esprimere un parere etc. Un formato e che riscuote un certo successo sui social è quello delle video pillole. Si tratta di filmati di pochi secondi che spiegano in breve alcuni concetti chiave di una determinata materia.
Un ciclo di video in cui spiegate cos’è la psichiatria, come nasce, a chi è utile e quali evoluzioni ha subito nel tempo, potrebbe essere uno strumento per farvi conoscere come luminare della materia, informare correttamente sulla disciplina e generare anche qualche commento e interazione. L’engagement di chi vi segue, ovvero il coinvolgimento dei vostri follower con commenti e domande non deve spaventarvi, anzi deve essere uno dei vostri obiettivi. Generare la curiosità e la voglia di interagire con voi è il modo migliore per farvi conoscere e promuovervi sui social, creando una community intorno alla vostra professione.