A differenza degli altri social network, nati per tenersi in contatto con amici e parenti, LinkedIn è nato con lo scopo di dare ai professionisti la possibilità di trovare offerte di lavoro e di collaborazione. Più in generale, LinkedIn è un grande strumento per il networking professionale. Ovviamente, data la delicatezza della professione ortopedica, quando parliamo di usare LinkedIn per promuoversi non stiamo parlando di “procacciarsi clienti”, quanto piuttosto di uno strumento per far conoscere le proprie competenze, allargare la propria rete di contatti professionali e, perché no, farsi trovare anche da nuovi pazienti.
Un ortopedico che vuole promuoversi su LinkedIn deve chiaramente sottostare ad alcune regole deontologiche nell’uso dei social e nella comunicazione promozionale. Senza scendere troppo nel dettaglio, possiamo però ricordare che la comunicazione di un medico specialista deve essere improntata alla chiarezza, essere scientificamente fondata e non creare mai false aspettative nei pazienti. Fatte le dovute premesse, vediamo come realizzare un profilo LinkedIn adatto a farsi conoscere per un ortopedico.
Come compilare il profilo LinkedIn di un ortopedico
A prima vista l’account LinkedIn sembra come gli altri social network ma come vedremo a breve è anche molto altro. Un profilo LinkedIn ben compilato è il primo passo di una strategia di promozione di successo per un ortopedico. Cominciate con lo scrivere una breve sinossi del vostro curriculum di non più di 4-5 righe. Questo testo dovrà essere conciso e accattivante, e invogliare chi visita il vostro profilo a leggere tutto il vostro curriculum. Fate però molta attenzione anche ad alcune parole chiave. I motori di ricerca, e gli stessi social, ragionano per keyword. Quindi se voi digitate ortopedico nella barra di ricerca di LinkedIn, vi compariranno migliaia di risultati. Il vostro scopo è di essere facilmente individuabili per una stringa di parole chiave. Per intenderci, se siete uno specialista nell’ortopedia di spalla e gomito, questo deve essere evidenziato e queste parole vanno ripetute in luoghi strategici, senza tuttavia annoiare il lettore.
Passate poi a compilare le vostre esperienze lavorative e i vostri studi. Qui, non limitatevi a scrivere dove e quando vi siete specializzato, ma sfruttate la multimedialità di LinkedIn. Se avete partecipato a progetti, pubblicazione e simili, fate in modo di linkare questi lavori alla rispettiva esperienza di studio o lavoro. In “Competenze e conferme” dovete far tesoro del lavoro sulle keyword che abbiamo appena illustrato. Si tratta, infatti, di inserire determinate parole chiave, appartenenti a determinate competenze e aree semantiche. Sceglietele con cura e chiedete ai colleghi di confermarle. Più persone diranno che le vostre competenze sono effettive, maggiore sarà il peso che queste avranno agli occhi di chi visita il vostro profilo.
Non esitate nemmeno a chiedere una segnalazione a colleghi, professori con cui avete lavorato e simili. I commenti degli altri sono tenuti in grande considerazione tra chi usa questi strumenti sia per scegliere lo specialista a cui affidarsi, sia da chi ha intenzione di assumere o iniziare una collaborazione con un professionista. Finito di compilare il vostro profilo LinkedIn, valutate seriamente l’ipotesi di tradurlo anche in inglese. LinkedIn, infatti, vi dà la possibilità di avere un unico account, ma declinato in più lingue.
Strategie vincenti per promuoversi come ortopedico su LinkedIn
Compilare un bel profilo LinkedIn e poi aspettare che qualcosa succeda è l’errore più comune. L’account LinkedIn è infatti una vetrina, ma bisogna adesso portare persone a visitare la pagina. Bisogna, quindi, innanzitutto aggiungere contatti al vostro profilo. Anche qui l’errore comune è di aggiungere persone indiscriminatamente. In realtà la comunicazione di un ortopedico ha un target ben preciso composto da colleghi, altri medici specializzati in materie affini, pazienti, persone che hanno avuto problemi ortopedici, nonché medici di base (che potranno suggerire ai pazienti le vostre cure) e professori universitari.
Chiarito qual è il pubblico di riferimento, se ne deduce anche gli argomenti dei post che dovrete pubblicare su LinkedIn, ovvero tutto ciò che può essere di interesse per il nostro target. Tra cui: nuove tecniche ortopediche, convegni sulla materia, pubblicazioni vostre o di colleghi particolarmente interessanti, corsi di aggiornamento e punti di vista su una materia al centro del dibattito nella categoria e così via. Anche qui, come per la compilazione del vostro profilo, non limitatevi a interventi testuali. Per quanto interessanti, infatti, si è scoperto che hanno maggiore impatto se accompagnati da foto o, meglio ancora, da video. Se intervenite in un convegno, per esempio, e avete presentato delle slide, potrete condividerle su LinkedIn con una didascalia, del tipo “Ecco le slide del mio intervento al convegno”, invitando magari chi le legge a commentarle o a fare domande.
L’interazione con il proprio seguito e la capacità di coinvolgerlo è sicuramente una buona strategia di personal branding. Essenziale, infine, e non per niente scontata è la cadenza dei post. Fare un post al mese, oppure farne dieci in un giorno e poi scomparire da LinkedIn non vi aiuterà ad accrescere la vostra fama tra colleghi e clienti, o potenziali tali. Perciò dovrete sforzarvi, cercando di pubblicare un post al giorno e, per farlo, il metodo migliore è stilare un piano editoriale con gli argomenti da trattare e le date in cui affrontarli.
Come utilizzare i gruppi di LinkedIn quando si è ortopedici
LinkedIn ha un altro grande strumento che può essere usato per promuoversi come ortopedico: i gruppi di discussione. Ne troverete diversi attinenti all’ortopedia e alla vostra specializzazione. Alcuni saranno composti per lo più da colleghi che si confronteranno su determinate problematiche della professione. Altri, invece, anche se meno specialistici troveranno interventi anche di semplici curiosi della disciplina o di persone che hanno bisogno di consigli medici. Partecipate a entrambi. I primi aumenteranno la vostra fama tra colleghi, gli altri invece potrebbero diventare un canale privilegiato con potenziali pazienti.
L’unica accortezza da tenere sempre presente è di non spammare. Questi gruppi sono nati per confrontarsi, non per farsi spudoratamente pubblicità. Intervenite almeno una volta a settimana con commenti, post ex novo o rispondendo a delle domande. Ma fatelo con garbo e senza necessità di mettervi in mostra a tutti i costi. Nel lungo periodo avrete ottenuto lo stesso il risultato di farvi conoscere, senza però aver violato le regole di partecipazione ai gruppi.