Ricerca semantica: cos’è e perché semplifica la vita

tablet con schermata google

A differenza del passato, in cui i motori di ricerca non avevano algoritmi sofisticati, tutto quello che si faceva per essere visibili su Google e Bing era includere nei testi quante più parole chiave possibili. Oggi la capacità di comprensione dei motori di ricerca si è evoluta e identificare solo le parole chiave non è più sufficiente. L’apprendimento dei testi si è affinato sempre più, così come l’abilità di capire l’intento che spinge l’utente a fare quella ricerca o il contesto in cui la stessa avviene. Ma cos’è la ricerca semantica e perché è così importante?

Cos’è la ricerca semantica

La ricerca semantica fa riferimento all’abilità dei motori di ricerca di comprendere meglio il significato delle parole o delle frasi digitate dagli utenti, l’intenzione che li spinge a usare il motore di ricerca e il contesto in cui sta avvenendo la ricerca. Questo tipo di ricerca, quindi, rende la navigazione più semplice e veloce, comprendendo esattamente cosa l’utente sta cercando. Se volete capire nel dettaglio cos’è la ricerca semantica, è bene che conosciate gli aggiornamenti degli algoritmi che si sono avuti in questi anni.

Nel 2021, Google ha introdotto il Knowledge Graph, database di informazioni che consente al motore di ricerca di dare risposte immediate alle richieste di un utente. Per esempio, se vorreste conoscere informazioni su Amazon, vi basta scrivere su Google “Amazon” e nel pannello sulla destra ottenete subito informazioni inerenti all’azienda, brevi informazioni su Amazon e sul fondatore, il fatturato e tante altre informazioni. Avrete risposte rapide e chiare alle vostre domande e non solo. Introdotto a partire dal 2013, invece, è stato l’aggiornamento Hummingbird (Colibrì), che ha dato inizio alla ricerca semantica che conosciamo oggi. Questo nuovo algoritmo permette di comprendere meglio le intenzioni di ricerca dell’utente concentrandosi sul significato e non solo sulle singole parole chiave. Il motore di ricerca, quindi, premia le pagine più pertinenti sul contesto e all’intento di ricerca dell’utente, piuttosto che premiare quelle che ripetono parole chiave all’interno del contenuto. Successivamente, nel 2015 Google ha lanciato RankBrain, aggiornamento di Colibrì, che analizza i risultati di ricerca e cerca la somiglianza tra le pagine anche se non contiene le parole esatte della domanda. Introdotto nel 2019, BERT ha rappresentato un grande passo in avanti perché è un modello di elaborazione del linguaggio naturale che elabora le informazioni come farebbe un essere umano.

Come funziona la ricerca semantica

Come già ribadito la ricerca semantica è un processo in cui il motore di ricerca moderno fornisce i risultati di ricerca più rilevanti per l’utente, focalizzandosi sul significato delle parole chiave ricercate piuttosto che confrontare le parole chiave. Ad esempio un motore di ricerca generico qualora digitaste “tiramisù senza uova” recupererà dal suo indice tutti i documenti che abbiano queste occorrenze di termini non valutando la pertinenza e rilevanza delle parole. In sostanza, può mostrare ugualmente ricette che utilizzano l’uovo e quelle che non lo utilizzano.

Invece, grazie al motore di ricerca semantico che analizza il significato della frase comprende se l’utente necessita di ricette “senza uova”. Quindi non si limita a restituire una classifica basata sulle “occorrenze” dei termini ma sul significato e sul contesto.

La comprensione semantica migliora anche grazie alla capacità di identificare: l’intento di ricerca dell’utente e il contesto delle query digitate.

L’intento di ricerca dell’utente è di quattro tipi:

  • Informativo; questo intento di ricerca consiste nel trovare una risposta a una domanda specifica. L’utente ha un problema e vuole trovare su Google una risposta pertinente ai sui dubbi.
  • Navigazione; sono quelle ricerche volte a individuare un determinato sito web, ma che non ricorda esattamente il dominio del sito o la pagina da cercare; un esempio “sito web sviluppodigitale” oppure “sito web amazon”;
  • Commerciale; l’intento è quello di cercare un prodotto o un servizio specifico, ma non si conosce ancora il sito dove acquistare;
  • Transazione; gli utenti sanno esattamente cosa vogliono acquistare e dove farlo.

Nello stabilire il contesto delle query digitate Google considera questi elementi:

  • Geolocalizzazione dell’utente: riguarda la posizione attuale dell’utente quando effettua la ricerca. Ad esempio, se cercate su Google “negozio di elettronica”, il motore di ricerca restituisce una mappa dei luoghi vicino al vostro raggio;
  • Cronologia di ricerca: si tratta dello storico delle ricerche effettuate su Google. Il motore di ricerca restituisce i risultati in base al comportamento dell’utente sul sito e ai tipi di siti che visitano più spesso, in questo modo gli utenti sono sempre più soddisfatti;
  • La cooccorrenza dei termini: riguardano le combinazioni di termine e parole che appaiono con maggiore frequenza in un testo o un discorso. È un’associazione di parole e occorrenze, esempio make-up e trucco (correlazione tra i termini);
  • Sinonimi, errori di battitura: il motore di ricerca è in grado di comprendere refusi e sinonimi fornendo all’utente risultati di ricerca pertinenti rispetto alla parola che gli utenti cercano;

Tutto questo aiuterà Google a fornire ai suoi utenti un’esperienza migliore.

Perché la ricerca semantica è importante per l’azienda

Comprendere la ricerca semantica è fondamentale per avere traffico sul proprio sito web e migliorare le conversioni. Per fare ciò è necessario affidarsi a un esperto SEO, che sarà in grado di ottimizzare i contenuti e offrire al motore di ricerca e all’utente le informazioni utili a coprire l’intento di ricerca dell’utente. In sostanza, il SEO Specialist andrà ad effettuare un’analisi delle parole chiave per permettere a un contenuto di posizionarsi in modo organico tra i primi risultati di ricerca. Andrà ad ottimizzare i titoli di pagina, i sottotitoli, le immagini, i contenuti e non solo! Sarà in grado di implementare i link interni delle pagine e le strutturerà in maniera ordinata. Affidarsi a professionisti del settore è forse l’unica strada da intraprendere per migliorare la ricerca semantica e permettere alla vostra azienda di scalare la vetta nei risultati di ricerca organica di Google.

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