Probabilmente vi sarà capitato qualche volta di sentire parlare di brand awareness o conoscenza della marca. In sostanza, questo termine indica la conoscenza che le persone hanno rispetto a un brand. Come per la vita di tutti i giorni, ognuno di noi ha un ricordo buono o cattivo rispetto a un determinato marchio. Pertanto la capacità di un cliente di riconoscere il nome di un brand e associarlo a un prodotto è fondamentale nel processo di acquisto sia online che offline.
Quindi, in una cultura sempre più digitale, i grandi brand e le aziende che vogliono aumentare le vendite e il loro volume d’affari devono prima di tutto capire a quale livello di notorietà si trova la marca e successivamente attuare delle strategie utili per incrementarla.
Vediamo nel dettaglio che cos’è e come si migliora la propria brand awareness.
Che cos’è la brand awareness
Con la brand awareness si intende il grado in cui una marca sia conosciuta e nota dai consumatori. “Awareness” in italiano significa conoscenza e consapevolezza del brand e si riferisce al grado di comprensione che il pubblico rispetto a quella marca. Il consumatore, quindi, deve essere in grado di identificare il brand e associarlo a quel determinato brand.
In particolare, con l’avvento del digital marketing anche la brand awareness è cambiata, se prima un’azienda per far conoscere la marca utilizzava i mezzi tradizionali (giornali, televisione) a oggi non è possibile promuovere un brand senza il supporto di internet.
In effetti, si deve fare in modo che le persone associano il marchio alla sua categoria merceologica. Ad esempio se si ha un e-commerce che vende scarpe per running i consumatori devono essere in grado di associare le scarpe da corsa a quel marchio. Bisogna far sì che quel brand venga nella mente del consumatore in caso di bisogno.
Come si misura la brand awareness
Aaker, un economista statunitense, ha ideato una piramide che esprime la conoscenza di un consumatore rispetto una determinata marca. Per misurare la brand awareness è necessario quindi ricorrere alla piramide di Aaker, la quale è suddivisa in 4 livelli:
- Unaware of a brand (assenza di conoscenza di un brand): corrisponde al livello più basso della piramide in cui il consumatore non ha la minima idea della presenza di quella marca;
- Brand recognition (identificazione del marchio): in questa fase i consumatori conoscono la marca in modo superficiale;
- Brand recall (ricordo del brand): i consumatori qui hanno una conoscenza del brand approfondita quindi sono in grado di riconoscere il brand;
- Top of mind (vertice della mente) questo punto corrisponde alla prima marca citata che viene in mente al consumatore in riferimento a una determinata classe di prodotti.
Per misurare la brand awareness e valutare l’esatta posizione della marca all’interno della piramide è necessario ricorrere a Google Analytics e agli Facebook Insights. Grazie a questi strumenti è possibile comprendere il comportamento degli utenti e capire quanto viene utilizzato del proprio marchio.
Strategie utili per migliorare la conoscenza del marchio sul web
Se la vostra intenzione è quella di aumentare la conoscenza del brand su Internet dovete necessariamente partire dai motori di ricerca. I motori di ricerca sono il principale strumento che le persone utilizzano per cercare aziende e brand online. Sui motori esistono due tipologie di ricerca: quella a pagamento e quella organica. La pay per click o ricerca a pagamento è situata nella parte alta del motore di ricerca e avete bisogno di pagare per essere presente tra i primi risultati. La ricerca organica, invece, non è a pagamento ma dovete cercare di posizionarvi su alcune parole chiave per apparire tra i primi risultati di ricerca.
Per dare una maggiore visibilità a un marchio avete bisogno di posizionarvi sui motori di ricerca effettuando la link building. Si tratta di una tecnica volta a incrementare il numero di link verso un determinato sito web. La link building ha lo scopo di conferire maggiore autorevolezza a un brand perché porta visitatori da altri siti. Sui motori di ricerca ci sono tantissime opportunità e anche la creazione di un blog può aumentare la brand awareness. Le strategie di content marketing sono utili per definire e migliorare l’immagine dell’azienda.
Per interagire con un pubblico profilato bisogna comunicare anche attraverso i social network. Non dovete semplicemente creare una vetrina dei prodotti statica ma interagire con il pubblico anche accettando le critiche. I commenti sfavorevoli non devono essere visti come una componente negativa bensì come modo per migliorare il servizio e i prodotti offerti.
È necessario avere riguardo anche al logo dell’azienda e soffermarvi sulla mission del brand. Infatti, se avete un sito web dovreste parlare della storia del marchio e inserire anche le testimonianze dei vostri clienti, solo così siete in grado di aumentare la brand awareness. Infine, una buona pratica è ricorrere agli influencer in modo che diffondano il brand tra i loro seguaci.