In questa situazione di emergenza sanitaria, le PMI, i bar, i ristoranti e tutte le imprese locali hanno dovuto fare i conti con la chiusura della propria attività. In primis, il governo ha stanziato oltre 400 miliardi di euro a sostegno di imprese di piccole e medie dimensioni nonché a favore dell’export. In particolare, è stato disposto un fondo di garanzia a sostegno della liquidità per le piccole e medie imprese. Leggi questo articolo se sei interessato a conoscere le novità del decreto Cura Italia per quanto riguarda l’accesso al microcredito.
Oltre al governo, anche Google e Facebook hanno adottato delle iniziative per aiutare le imprese locali a restare in contatto con i propri clienti. Google ha annunciato un contributo di oltre 800 milioni di dollari per supportare i governi, le organizzazioni mondiali della sanità e le piccole e medie imprese. Inoltre, Google ha pensato di offrire crediti pubblicitari alle piccole e medie imprese che investono in Google Ads, in rete Display e YouTube, nonché tutte le altre tipologie di campagne.
Dall’altro canto, anche Facebook Inc., fondata da Mark Zuckerberg, ha deciso di destinare 100 milioni di dollari in crediti pubblicitari a sostegno delle imprese. L’azienda ha pensato anche di offrire dei buoni regali per permettere ai clienti di sostenere le aziende; inoltre, il social network fotografico dell’azienda, ha inserito degli adesivi nelle storie di Instagram che consentono alle persone di ordinare cibo direttamente dalle stories. In questo articolo andremo a spiegarvi nel dettaglio le iniziative messe in atto da Google e Facebook per sostenere le imprese.
Google: il contributo per le PMI
Google ha stanziato $ 340 milioni per aiutare le imprese locali e quelle di piccole e medie dimensioni a rimanere in contatto con i propri clienti. Si tratta di un credito pubblicitario che può essere utilizzato da tutte le imprese nel mondo, le quali ne potranno usufruire fino a dicembre del 2020.
Affinché possa essere utilizzato questo credito pubblicitario serve un account attivo su Google Ads di almeno dieci mesi per quanto riguarda il 2019, o solamente nei primi due mesi del 2020. Il credito verrà finanziato a partire da fine maggio, e se entro il 31 dicembre del 2020 non si utilizzerà tutto il credito, quest’ultimo verrà rimosso dagli account Google Ads automaticamente. Il credito di 340 milioni di dollari è valido sia su Google Ads che per tutte le altre piattaforme pubblicitarie di Google.
Sono anche stati stanziati 20 milioni di dollari in Google Cloud per i ricercati impegnati a trovare un vaccino nella lotta del covid-19. Altri 250 milioni sono stati destinati all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e più di 100 agenzie governative che offrono informazioni su come prevenire la diffusione del Covid-19.
Infine, Google ha pensato bene di destinare 250 milioni di dollari a sostegno delle ONG e delle istituzioni finanziarie di tutto il mondo per aiutare le piccole imprese ad avere accesso al capitale.
Facebook: l’impegno per le imprese locali
Facebook ha attuato un programma di investimenti a sostegno delle piccole e medie imprese. In particolare, il social network di Zuckerberg, ha messo a disposizione 100 milioni di dollari sotto forma di crediti pubblicitari e di finanziamenti. Il finanziamento è di oltre 30000 imprese di tutto il mondo, e per richiederlo bisogna presentare la domanda tramite e-mail.
I requisiti per accedere al credito pubblicitario sono i seguenti:
- Essere un’impresa con non più di 50 dipendenti;
- Avere effettivamente risentito degli effetti negativi della pandemia;
- Svolgere l’attività da più di un anno;
- Trovarsi vicino agli uffici in cui opera Facebook.
Oltre al credito pubblicitario Facebook ha promosso altre iniziative:
- Acquisto di buoni regalo: l’impresa locale deve scegliere uno dei partner proposti da Facebook per configurare un buono regalo. In questo modo le persone potranno sostenere l’azienda con buoni regalo sia su Facebook che su Instagram;
- Adesivo di ordinazione di cibo: nelle storie di Instagram è stato aggiunto l’adesivo di ordinazione del cibo. Anche qui bisogna creare un account sul sito del partner per poter usufruire di tale servizio.
- Compra a km 0: poiché è possibile il cibo da asporto, Facebook ha introdotto l’adesivo compra a km 0. Quindi una volta che le persone hanno ordinato possono postare nelle storie di Instagram una foto dei prodotti acquistati e taggare il bar, ristorante o pizzeria.