Dermatologo: come promuoversi sul web

dermatologo con Stetofonendoscopio

Il world wide web, l’altro nome della rete internet, è decisamente il luogo adatto per fare anche della promozione di tipo professionale. Le nuove normative che regolano le attività in campo sanitario hanno dovuto riorganizzarsi, tenendo conto appunto del grande fenomeno del web e dei social network. Negli anni addietro era raro, scorrendo i risultati dei motori di ricerca di visualizzare il sito, il blog o la pagina social di un medico specialista, figuriamoci di un dermatologo.
La pubblicità tradizionale è ormai scavalcata dalla repentinità di quella online. Si distribuiscono ancora volantini, si comprano ancora piccoli spazi pubblicitari sui quotidiani però il fulcro della sponsorizzazione avviene quando si è connessi. È importante dunque, per un dermatologo, sapere come promuovere la propria attività sul web.

La professione medica, e in particolare quella dermatologica, può essere divulgata sul web procedendo secondo alcune regole. Gli strumenti disponibili sul web sono davvero tanti, ma per evitare risultati controproducenti è fondamentale che un dermatologo abbia degli obiettivi ben chiari da raggiungere. Le opportunità sono moltissime e man mano le scopriremo come promuovere l’attività di dermatologo sul web.

Limiti alla promozione online della professione di dermatologo

In seguito alle ultime novità che riguardano la pubblicità sul web, il settore sanitario ha dovuto rielaborare la propria strategia di marketing e alcuni punti importanti.Quelli che sono rimasti immutati sono certamente quelle imposte per legge dall’organo istituzionale di riferimento. Nel caso specie, un dermatologo potrà farsi della pubblicità ma rispettando appunto il codice deontologico professionale. In sostanza, un dermatologo che vuole fare della pubblicità informativa, sulla sua professione potrà usare i social non dimenticando di:

  1. Dare informazioni di dati reali: così che il paziente possa compiere da solo delle ricerche che confermino la veridicità;
  2. Riporti chiaramente l’anno di registrazione all’albo di appartenenza;
  3. Comunichi all’organo istituzionale l’apertura della pagina: per poter vigilarne l’attendibilità delle informazioni.

Come è stato accennato prima, nella professione dermatologica come in quella medica in generale non si parla di pubblicità come quella televisiva o che ritroviamo sui quotidiani ma va intesa sempre come “pubblicità informativa” e deve avere delle caratteristiche specifiche.

La promozione deve essere: funzionale all’oggetto, veritiera e corretta, non deve violare l’obbligo del segreto professionale e non dev’essere equivoca, ingannevole e denigratoria. Il medico dermatologo deve quindi diffondere informazioni scientificamente rigorose, obbiettive, prudenti (che non producano timori infondati, spinte consumistiche o illusorie attese nella pubblica opinione) ed evitare, anche in direttamente, qualsiasi forma pubblicitaria personale o della struttura nella quale opera.

Dermatologi sui social network

I social network hanno un forte potere in quanto offrono sempre più spesso una risposta a ciò che si cerca nel minor tempo possibile. In un primo momento, possono apparire come un unico raccoglitore di tutti quelli che sono in sostanza i gusti e le preferenze delle persone sul web. Sembra un dato irrilevante, invece, osservare le attitudini degli utenti (nonché eventuali pazienti), da’ qualche dritta anche da un punto di vista di marketing e su quale sia il modo migliore di procedere.Un dermatologo desidera lasciare sin dal primo istante un’ottima impressione di se e non può rinunciare alle opportunità che si presentano.

I social hanno modificato anche hanno radicalmente modificato anche il classico scambio di opinioni che prima avveniva a voce! Difatti, se il dermatologo assumerà un atteggiamento poco flessibile verrà meno quel rapporto di fiducia che generalmente si verificava e gli utenti decideranno di rivolgersi ad altri dermatologi del settore. Alla base di ogni strategia pubblicitaria o di marketing deve esserci la soddisfazione del cliente. Nel caso del dermatologo il paziente deve essere il punto centrale su cui focalizzarsi.

Se è vero che le strategie pubblicitarie oggi permettono anche alle piccole realtà di competere in modo equo con i grandi studi di fama, aprire una pagina pubblica su Facebook è soltanto il primo passo ma bisogna far costantemente un duro lavoro di aggregazione e attrazione pubblicando contenuti all’altezza e che colgano l’attenzione di chi in quel momento sta cercando una figura professionale di fiducia.

Come un dermatologo deve presenziare i forum e utilizzare il sito web

Le varie attività sui social devono esser anche monitorate giornalmente. Ovviamente, non è sufficiente aprire degli account, dei siti o profili sui social e poi aspettare di vederne i benefici. Oltre Facebook sono presenti altri strumenti utili a farsi conoscere, di cui un dermatologo non deve fare a meno. Ampio spazio va dato ai forum, luogo in cui si percepisce maggiormente il senso di community. La community poi dà origine a quelli che comunemente chiamiamo gruppi. In questi gruppi, che evidenziano un numero sempre maggiore di utenti, troviamo anche dermatologi che cercano il più delle volte un parere o un conforto sia da un punto di vista lavorativo che personale (parlando anche di frustrazioni).

Discorso più complesso va fatto per il sito o blog, entrambi sono strumenti importantissimi per i dermatologi che vogliono promuoversi. Mentre il sito è un insieme di pagine in cui sono presenti le informazione dei professionisti, il blog è composto da un insieme di articoli che hanno bisogno di una cura giornaliera e settimanale per risultare efficaci.

Attualmente su internet sono presenti moltissimi siti web appartenenti ad altrettanti dermatologi ed è necessario far la differenza per non passare inosservati.  Quindi per far sì che la scelta ricada sul dermatologo giusto è obbligatorio non lasciar nulla di intentato, di mostrarsi rispondenti e professionali ai bisogni e alla domande che i potenziali pazienti pongono ai motori di ricerca.

Articoli correlati