Il nostro Paese sta vivendo in questi mesi quella che può essere definita una delle più grandi catastrofi di sempre, ovvero sta combattendo una battaglia sanitaria senza precedenti contro l’emergenza epidemiologica da coronavirus. L’emergenza obbliga non solo i cittadini a stravolgere totalmente le proprie abitudini, ma impatta anche sulle aziende che, in questo particolare momento, devono ridefinire le loro priorità in virtù delle nuove esigenze governative.
Cos’è il bonus sanificazione luoghi di lavoro?
All’interno del decreto “Cura Italia”, il governo ha adottato misure di sostegno economico per i lavoratori e le imprese colpite dal fermo produttivo. Tra le disposizioni volte a finanziare e sostenere l’occupazione e la produzione vi è il bonus sanificazione: un incentivo, sotto forma di credito d’imposta, che mira a garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro e degli strumenti adoperati dai lavoratori. L’obiettivo del bonus per la sanificazione dei luoghi di lavoro è:
- incentivare la salubrità degli ambienti dove viene svolta l’attività lavorativa a vantaggio del datore di lavoro e di tutti i dipendenti e collaboratori;
- non gravare sulle finanze delle imprese che devono già fare i conti con la riduzione del volume di affari;
- garantire ambienti di lavoro sicuri e salubri, al fine di contenere il contagio.
Se sei interessato a scoprire di più sul bonus per la sanificazione dei luoghi di lavoro continua a leggere perché tra poco vedremo a chi è rivolto e come richiedere il bonus sanificazione.
Bonus sanificazione luoghi di lavoro: chi può beneficiarne?
Il bonus per la sanificazione degli ambienti di lavoro, previsto nel decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020, in vigore dal 17 marzo 2020) all’articolo 64, prevede un credito d’imposta riconosciuto per il periodo 2020. Le risorse a disposizione dello strumento ammontano a 50 milioni di euro.
Il bonus per la sanificazione si rivolge agli esercenti attività d’impresa, arte o professione ed è concesso nella misura del 50% dell’importo sostenuto per le spese di sanificazione (con un tetto massimo di 20.000 euro).
Siccome la norma parla di “soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione” si ritiene che il credito d’imposta possa essere fruito dalle imprese (indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato) e dai lavoratori autonomi.
Viste le risorse limitate messe a disposizione dallo Stato a copertura delle spese, il riconoscimento del bonus sanificazione luoghi di lavoro potrebbe non essere automatico. Questo sta a significare che l’agevolazione potrebbe essere riconosciuta ai datori di lavoro fino ad esaurimento delle risorse.
Come richiedere il bonus per la sanificazione dei luoghi di lavoro
Per quanto
riguarda, invece, le modalità con cui è possibile richiedere il bonus si
attendono le disposizioni del Mise di prossima emanazione.
Il credito d’imposta relativo al periodo 2020 si ipotizza che possa
essere utilizzato in compensazione avvalendosi del modello F24.