Google Shopping: strategie per migliorare la visibilità dei prodotti

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Google Shopping è una piattaforma di e-commerce offerta da Google che permette ai venditori di mostrare i propri prodotti direttamente nei risultati di ricerca, nelle schede shopping e su altre proprietà di Google come YouTube e Gmail. A differenza degli annunci di ricerca tradizionali, dove solo il testo viene visualizzato, gli annunci di Google Shopping mostrano un’immagine del prodotto, il prezzo, il nome del negozio e altre informazioni chiave direttamente nei risultati di ricerca, offrendo agli utenti un’esperienza visiva e informativa immediata.

Questo strumento è ideale per gli e-commerce perché permette ai venditori di aumentare la visibilità dei propri articoli in modo diretto e mirato, raggiungendo i consumatori che stanno cercando attivamente prodotti simili a quelli offerti. Google Shopping si basa su un modello di costo per clic (CPC), il che significa che i venditori pagano solo quando un utente clicca sul loro prodotto, portandolo al sito web del negozio.

Il funzionamento di Google Shopping si basa su due elementi principali: il Google Merchant Center, dove i venditori caricano il proprio feed di prodotti, e Google Ads, dove creano e gestiscono le campagne pubblicitarie per i propri prodotti.

Strategie per migliorare la visibilità dei prodotti su Google Shopping

Comparire tra i primi risultati richiede molto più che caricare semplicemente un catalogo di prodotti, bisogna avere una strategia chiara:

  1. Ottimizzazione del feed di prodotto
  2. Segmentazione e struttura delle campagne
  3. Implementazione di un sistema di bidding intelligente
  4. Utilizzo delle parole chiave negative
  5. Implementazione di campagne remarketing
  6. Ottimizzazione per dispositivi mobili
  7. Implementazione delle valutazioni e recensioni dei prodotti

Ottimizzazione del feed di prodotto

Il centro di Google Shopping è il feed di prodotto, ovvero il file che contiene tutte le informazioni relative agli articoli in vendita: titolo, descrizione, prezzo, disponibilità, immagini e altri attributi. Un feed ben costruito è essenziale per far comprendere a Google cosa si sta vendendo e per posizionare correttamente i prodotti nei risultati di ricerca.

Per ottimizzare il feed, è fondamentale:

  • Utilizzare titoli descrittivi e mirati, includendo parole chiave rilevanti senza esagerare con keyword stuffing.
  • Scrivere descrizioni chiare e utili, che rispondano alle domande frequenti dei clienti e mettano in evidenza le caratteristiche principali.
  • Includere immagini di alta qualità, con sfondo neutro e buona risoluzione.
  • Aggiornare regolarmente prezzi e disponibilità, per evitare la sospensione degli annunci o un’esperienza utente negativa.
  • Aggiungere attributi specifici (come colore, taglia, genere, marca), che aiutano Google a mostrare l’annuncio al pubblico corretto.

Segmentazione e struttura delle campagne

Un errore comune è creare una campagna unica che include tutti i prodotti indistintamente. Per questo motivo è essenziale strutturare le campagne per gruppi di prodotto, segmentando l’inventario in base a criteri rilevanti come brand, categoria, prezzo o performance storica.

In questo modo, è possibile applicare strategie di offerta diverse a seconda del valore strategico di ciascun gruppo. I prodotti con margini elevati o alta probabilità di conversione possono ricevere un budget maggiore, mentre quelli meno redditizi possono essere esclusi o spostati in campagne dedicate con budget limitato.

Implementazione di un sistema di bidding intelligente

Il sistema di offerta (bidding) è un altro elemento importante, poiché influenza indirettamente la visibilità degli annunci. Google offre diverse strategie automatiche, come il CPC ottimizzato (eCPC), Massimizza conversioni o ROAS target. Se configurate correttamente, queste strategie permettono di aumentare la visibilità dei prodotti nei momenti in cui le probabilità di conversione sono più alte.

Per chi gestisce un grande catalogo, l’adozione di strategie basate sul ROAS target (Return On Advertising Spend) è particolarmente efficace, perché consente di focalizzare l’investimento su ciò che genera più valore.

Utilizzo delle parole chiave negative

A differenza delle campagne di ricerca, Google Shopping non consente di selezionare direttamente le parole chiave. Tuttavia, è possibile utilizzare le parole chiave negative per affinare la pertinenza degli annunci: queste permettono di escludere le ricerche non rilevanti o a bassa probabilità di conversione, evitando di sprecare budget.

Ad esempio, se si vendono “occhiali da sole di marca”, potrebbe essere utile escludere termini generici come “gratis”, “usati” o “fai da te”, oppure quelli legati a brand non trattati. Si consiglia di monitorare regolarmente il rapporto sui termini di ricerca per individuare query irrilevanti e aggiornarne l’elenco negativo.

Implementazione di campagne remarketing

Non tutti gli utenti acquistano al primo clic. Per recuperare i potenziali clienti che hanno visitato il sito senza concludere l’acquisto, le campagne di remarketing sono uno strumento potente. Google consente di creare campagne di remarketing dinamico, che mostrano agli utenti i prodotti esatti che hanno visualizzato, aumentando le probabilità di conversione. È anche possibile segmentare gli utenti in base al comportamento (ad esempio: carrello abbandonato, visualizzazione di pagina prodotto, tempo di permanenza sul sito) e adattare il messaggio di conseguenza.

Ottimizzazione per dispositivi mobili

Per massimizzare i risultati, è importante:

  • Ottimizzare le pagine prodotto per dispositivi mobili, dato che gran parte del traffico proviene da smartphone.
  • Ridurre i tempi di caricamento per evitare l’abbandono del sito.
  • Garantire un processo di acquisto semplice e veloce, con pochi passaggi e opzioni di pagamento intuitive.

Implementazione delle valutazioni e recensioni dei prodotti

Un’altra strategia efficace è quella di integrare le recensioni dei prodotti perché migliorano la visibilità e aumentano la fiducia degli utenti. Per attivare le stelle di valutazione, è necessario avere almeno 50 recensioni totali e 3 per singolo prodotto. Le recensioni possono essere raccolte tramite Google Customer Reviews, partner certificati (es. Trustpilot) o caricando un feed manuale.

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