L’email marketing è ancora oggi una delle strategie più efficaci nel panorama del digital marketing. Si basa sull’invio di e-mail mirate a una lista di contatti, con lo scopo di comunicare offerte, aggiornamenti o contenuti rilevanti. È uno strumento che consente di parlare in modo diretto con utenti già interessati al brand, garantendo un altissimo livello di efficacia e risultati misurabili.
Nonostante la crescita esponenziale dei social media, l’e-mail marketing mantiene una posizione centrale nelle strategie aziendali: il 72% dei consumatori preferisce ricevere contenuti promozionali via e-mail piuttosto che tramite social e le e-mail registrano un tasso di conversione medio del 4,29%, molto più elevato rispetto allo 0,57% dei social media. A differenza dei post sui social – la cui portata organica è in continuo calo (meno dell’1% su Facebook) – le email arrivano direttamente nella casella di posta dell’utente, garantendo maggiore visibilità, personalizzazione e impatto.
Per questi motivi, l’e-mail resta un’alternativa estremamente utile per le aziende, capace di integrarsi efficacemente con le campagne social e offrire risultati concreti nel tempo.
Come funziona l’email marketing?
Per ottenere risultati concreti, una strategia di email marketing efficace deve partire dalle basi: la creazione di una mailing list, ovvero un elenco di contatti raccolti tramite iscrizioni volontarie sul sito web o altri canali. È fondamentale, per rispettare le normative sulla privacy (come il GDPR, regolamento generale dell’Unione Europea sulla protezione dei dati), ottenere il consenso esplicito da parte degli utenti prima di inviare qualsiasi comunicazione.
Una volta creata la lista, il passo successivo è la segmentazione: i contatti vengono suddivisi in gruppi in base a interessi, comportamenti d’acquisto, posizione geografica o storico delle interazioni. Questo consente di personalizzare i messaggi su misura, più rilevanti e pertinenti per ciascun destinatario.
A questo punto entra in gioco l’invio delle campagne attraverso software specializzati, come Brevo, Mailchimp o Sendinblue, che permettono anche di monitorare in tempo reale le interazioni.
L’email marketing non è uno strumento riservato solo al mondo digitale: anche i negozi fisici lo adottano con successo come strategie per fidelizzare i clienti, promuovere offerte locali, annunciare eventi in-store o lanciare nuovi prodotti. Ad esempio, un negozio può inviare offerte personalizzate ai clienti che hanno acquistato di recente o invitare a eventi esclusivi riservati agli iscritti alla mailing list.
Vantaggi e svantaggi dell’email marketing
Tra i principali vantaggi dell’e-mail marketing, troviamo sicuramente la velocità di invio e la possibilità di comunicare in modo diretto con il target di riferimento. Rispetto alla posta tradizionale, l’e-mail riduce drasticamente i tempi di comunicazione e i costi operativi.
L’email marketing, se ben strutturato, consente anche di costruire relazioni durature con i clienti, mantenendo un dialogo costante che supporta il processo di fidelizzazione.
Tuttavia, l’e-mail marketing presenta anche alcuni svantaggi, tra cui uno dei più rilevanti è il rischio che le e-mail vengano contrassegnate come spam, compromettendo così la deliverability e l’efficacia della campagna. Per ridurre questo rischio, è fondamentale evitare nell’oggetto dell’e-mail l’uso di parole come “gratis” o “compra ora”, spesso riconosciute dai filtri come segnali di posta indesiderata. Inoltre, inviare email troppo frequentemente o a liste poco qualificate può danneggiare la reputazione del mittente.
Software professionali come Mailchimp e Brevo offrono strumenti avanzati per migliorare questi aspetti: permettono di verificare la qualità dei contatti, effettuare test preventivi sull’oggetto e sul contenuto, controllare l’anteprima delle email rispetto ai filtri antispam, monitorare la reputazione del mittente e gestire automaticamente i contatti inattivi.
Tipologie di email marketing
Le tipologie principali di e-mail marketing sono due:
- DEM (Direct Email Marketing)
- Newsletter
DEM e Newsletter: quali sono le differenze?
Nel contesto dell’e-mail marketing, è fondamentale scoprire le differenze tra DEM e newsletter, due strumenti che, se utilizzati correttamente, possono essere estremamente efficaci. Sebbene entrambe siano modalità di invio di e-mail, le loro finalità e caratteristiche sono molto diverse.
- La DEM è una campagna di e-mail marketing diretta, generalmente inviata per promuovere un prodotto, un servizio, un evento. Le DEM sono altamente personalizzate e mirate, con l’obiettivo di stimolare un’azione immediata, come l’acquisto di un prodotto o la registrazione a un evento.
- La Newsletter, invece, ha un obiettivo più ampio e continuativo. Viene inviata regolarmente (settimanalmente o mensilmente) e contiene contenuti informativi o argomenti di interesse per i destinatari. È progettata per mantenere il pubblico coinvolto nel tempo e costruire una relazione di fiducia.
Come misurare una campagna di email marketing
Misurare le performance di una campagna di e-mail marketing è fondamentale per valutarne l’efficacia e per ottimizzare le strategie future, ogni parametro fornisce una visione importante su un aspetto diverso dell’interazione degli utenti con le e-mail inviate. Ecco i cinque parametri principali:
- Delivery Rate: indica quando le e-mail sono arrivate correttamente a destinazione, senza finire nella cartella dello spam o venire respinte dai server di posta. Il tasso di consegna è influenzato dalla qualità delle liste di contatti, dalla reputazione del mittente e dalla corretta configurazione del server.
- Open Rate: misura la percentuale di destinatari che hanno aperto l’e-mail. Questo parametro indica l’efficacia dell’oggetto dell’e-mail, che deve essere interessante e invitante per stimolare l’apertura.
- Click Rate rappresenta la percentuale di destinatari che hanno cliccato almeno un link all’interno dell’e-mail. Questo è un indicatore chiave dell’interesse generato dal contenuto dell’e-mail.
- Conversion Rate: misura il successo finale della campagna; indica la percentuale di destinatari che hanno compiuto l’azione desiderata (ad esempio, acquistare un prodotto, registrarsi a un evento, scaricare un file). Un buon tasso di conversione riflette una campagna mirata e ottimizzata, con una chiara proposta di valore per il destinatario.
- Tasso di Cancellazione: indica la percentuale di utenti che si sono disiscritti dalla mailing list dopo aver ricevuto l’e-mail. Un tasso di cancellazione elevato può indicare che le e-mail non sono rilevanti per i destinatari o che la frequenza di invio è troppo alta.