Oggi, 27 gennaio, si celebra la giornata mondiale del community manager, una ricorrenza istituita nel 2010 da Jeremiah Owyang per riconoscere e valorizzare il ruolo di questi professionisti nel mondo digitale. L’obiettivo di questa giornata è mettere in evidenza l’importanza dei community manager nel costruire e mantenere relazioni autentiche tra brand e comunità online, celebrando un lavoro spesso svolto dietro le quinte ma fondamentale per il successo delle interazioni digitali.
Negli ultimi anni, il community manager si è trovato ad affrontare nuove sfide, adattandosi ad un ambiente in rapida trasformazione: dalla gestione delle crisi sui social media alla lotta contro le fake news, passando per l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale.
Sebbene il concetto di “community management” esista fin dagli anni ’90, quando le prime piattaforme online iniziarono a creare spazi di interazione, è stato solo negli ultimi decenni che il ruolo ha assunto una dimensione professionale e strategica. Da allora, ogni quarto lunedì di gennaio si celebra questa giornata con eventi, webinar e campagne sui social che approfondiscono le sfide e le opportunità che il settore del community management continua ad affrontare.
Chi è il community manager e come viene celebrata la giornata
Il community manager è la figura incaricata di costruire e mantenere relazioni con il pubblico attraverso piattaforme social, forum e altri canali digitali. Dalla gestione dei commenti al monitoraggio della reputazione del marchio, fino alla creazione di contenuti interattivi, il loro lavoro richiede una combinazione unica di empatia, strategia e creatività.
La giornata mondiale del community manager viene celebrata con eventi online, webinar e attività sui social che riconoscono l’importanza di questo ruolo. Durante la giornata, i professionisti condividono esperienze, approfondiscono le migliori pratiche e si scambiano conoscenze. Gli hashtag principali permettono a migliaia di community manager di connettersi, ringraziare i colleghi e celebrare i momenti salienti del loro lavoro. Oltre a celebrare i successi di questi professionisti, la giornata è anche un’opportunità per riflettere sull’importanza di una comunicazione autentica e trasparente nelle relazioni digitali.
Le competenze chiave del community manager
Tra le principali capacità che un professionista in questo ruolo deve sviluppare troviamo:
- Empatia e intelligenza emotiva: comprendere i bisogni, le aspettative e i sentimenti della community.
- Capacità comunicative: saper dialogare in modo efficace con un pubblico ampio e adattare il tono di voce al contesto.
- Gestione delle crisi: gestire feedback negativi o situazioni critiche con calma e professionalità.
- Conoscenza delle piattaforme digitali: padroneggiare gli strumenti social, i forum e le piattaforme di gestione della community.
- Analisi dei dati: monitorare e interpretare metriche per valutare l’efficacia delle strategie di coinvolgimento.
- Problem solving: risolvere situazioni delicate e trovare soluzioni creative per mantenere l’engagement della community.
La differenza tra community manager e social media manager
Il ruolo del community manager è spesso confuso o sovrapposto con il social media manager. Pur lavorando entrambi per rafforzare il legame tra il brand e il pubblico, i loro obiettivi e le loro responsabilità sono ben distinti.
Il community manager si dedica principalmente alla gestione delle relazioni tra il brand e la sua community. Infatti, il suo ruolo consiste nel favorire un dialogo attivo e continuo, rispondendo alle domande degli utenti, affrontando preoccupazioni o malintesi, e gestendo le eventuali crisi che potrebbero sorgere.
Il social media manager, invece, si concentra sulla pianificazione e gestione dei contenuti sui social network, sviluppando strategie di marketing per promuovere il brand e aumentarne la visibilità. Le sue principali attività comprendono la creazione di campagne pubblicitarie e il monitoraggio dell’immagine del brand online, con l’obiettivo di ampliare la portata e la consapevolezza del marchio attraverso i canali social.
Quindi, mentre il social media manager si focalizza sulla promozione unidirezionale del brand, il community manager incentiva un dialogo bidirezionale con gli utenti, contribuendo a costruire un vero e proprio senso di appartenenza nella community.