Per molto tempo il passaparola è stato il modo attraverso cui i pazienti trovavano lo psicologo (o qualsiasi altro professionista) a cui affidarsi in caso di necessità. Il passaparola esiste ancora, ma sono sempre di più le persone che cercano informazioni sul web prima di scegliere il professionista adatto. Quindi, come trovare nuovi clienti quando si è psicologo? In questo contesto diviene vitale promuoversi e farsi pubblicità su internet.
Per far ciò potete affidarvi a dei professionisti del marketing che vi aiutino a studiare una strategia per ottimizzare la vostra visibilità on-line. Tuttavia ci sono diverse attività di promozione che si possono fare in autonomia. Prima di inoltrarci nell’argomento vediamo, però, cosa prescrive la deontologia professionale.
Limiti alla pubblicità per uno psicologo
Il fatto che internet sia oramai lo strumento più utilizzato per trovare lo psicologo a cui rivolgersi ha cambiato il modo di comunicare degli psicologi e in generale dei professionisti. Bisogna considerare, però, che il lavoro dello psicologo è una professione molto delicata che richiede rispetto, sincerità e moralità. L’ordine professionale, dunque, ha stabilito regole e limiti alla comunicazione informativa e pubblicitaria degli psicologi, sia sul web che offline.
Lo psicologo può fare pubblicità informativa, ma non una persuasiva.La comunicazione deve essere corretta, trasparente e vera, non dimenticando mai la centralità del paziente e il servizio per la collettività che lo psicologo svolge. Il professionista può pubblicizzare i suoi titoli, le specializzazioni e può anche comunicare il suo tariffario.
In teoria, non è vietata nemmeno la pubblicità comparativa anche se va fatta con molta accortezza, non dimenticando mai il reciproco rispetto dovuto ai colleghi. In generale, la comunicazione promozionale per uno psicologo, sul web e non, deve sempre proteggere il decoro dovuto alla professione.
Strumenti per acquisire nuovi pazienti
Lo psicologo che utilizza il web per acquisire nuovi clienti dovrebbe conoscere e saper utilizzare i principali strumenti adatti a tale obiettivo, che vanno a caccia di potenziali clienti e li trasformano in clienti nel breve, medio o lungo periodo.
Gli strumenti sono:
- sito web
- social network
- pubblicità a pagamento
- modulo di contatto – iscrizione alla newsletter
Questi quattro strumenti servono a presentare la tua attività e spiegare quello che fai, farti conoscere dai pazienti o potenziali tali e raccogliere informazioni che li riguardano, oltre a farti contattare direttamente. Sebbene tutti siano molto importanti e propedeutici all’attività di promozione, in questo articolo ci soffermeremo sul sito web e sui social network.
Sito web o blog per promuovere un psicologo?
A cosa serve il sito web
Il sito web di uno psicologo è la sua vetrina e il suo biglietto da visita. Per fa si che questo venga mostrato sui motori di ricerca nel momento in cui un utente cerca uno psicologo sul web è indispensabile che il sito web sia costruito e ottimizzato in ottica SEO. Ciò significa che tutti gli elementi all’interno dello stesso, dalle immagini all’indirizzo della pagina, fino ai tag e ai metatag, devono contenere alcune parole chiave specifiche.
Se, per esempio, avete una specializzazione in psicologia infantile, questo particolare deve essere ribadito nell’indirizzo della pagina, nella didascalia e nei tag della vostra foto. Così chi cercherà sui motori di ricerca “psicologo infantile Roma”, troverà il vostro sito e i vostri contatti tra i primi, proprio nel momento in cui cerca la vostra specializzazione (se siete a Roma ovviamente).
A cosa serve il blog
Anche il blog dovrà essere scritto seguendo le regole della scrittura SEO, ma il blog ha compiti leggermente diversi. Mentre il sito mira a intercettare il traffico di chi cerca uno psicologo, il blog ha due funzioni affini.
- tenere aggiornate le pagine di un sito, perché un sito aggiornato è un sito meglio posizionato nelle pagine dei motori di ricerca;
- intercettare il traffico non di pazienti, ma di potenziali tali.
Continuando con l’esempio dello psicologo dell’infanzia, scrivere sul proprio blog interventi periodici sullo sviluppo cognitivo del bambino intercetterà molti genitori interessati all’argomento. I genitori dei bambini non sono pazienti diretti e sicuramente non tutti avranno bisogno di uno psicologo, ma se un giorno ne avranno bisogno sapranno già a chi rivolgersi.
Come accennato, gli interventi sul blog devono essere periodici per mantenerlo vivo e aggiornato. Un post a settimana potrebbe essere una buona soluzione, ma per organizzarsi al meglio è consigliabile preparare un piano editoriale dettagliato. All’interno di questo verranno inseriti i temi trattati, i copy, le grafiche e verranno scelti i giorni e gli orari in cui verranno pubblicati i post. Cercate di stimolare i lettori all’interazione, invitandoli a farvi domande o a porvi dubbi. Più avrete feedback più la fidelizzazione nei vostri confronti sarà alta.
I social per promuoversi come psicologo
Così come il sito web e il blog, anche i social media sono oramai uno strumento imprescindibile per promuoversi come psicologo sul web. Basti pensare al fatto che i vostri interventi posati sul blog potrebbero raggiungere un’audience ancora più ampia se pubblicati anche sui social. Ovviamente, bisogna tenere sempre presente che ogni social network ha un suo linguaggio e una sua specificità.
I social per promuoversi come psicologo non possono essere usati nello stesso modo in cui lo si farebbe con un profilo privato, non professionale. Innanzitutto, i profili social professionali devo aggiungere solo contatti in target con il proprio lavoro. Quindi colleghi, professionisti con cui interagite spesso, pazienti e potenziali pazienti. Di conseguenza, anche ciò che pubblicherete sui social dovrà essere attinente al vostro lavoro: corsi di formazione a cui parteciperete, incontri dove vengono proposte nuove teorie o semplicemente case study che avete affrontato e meritano di essere raccontati possono essere temi dei vostri post.
L’errore comune che si fa con i social, è di aprire tantissimi profili e lasciarli poi semi vuoti di contenuti. Niente di peggio per la vostra immagine professionale! Se volete promuovervi come psicologo anche con i social studiate una strategia e lavorate solo su quelli che possono esservi realmente utili. Insomma, meglio pochi ma buoni.
Una volta scelti i social che fanno al caso vostro popolateli con i contenuti, pubblicando almeno un post al giorno, in tema con le vostre attività. Anche qui, come per il blog, un piano editoriale vi può aiutare. Infine, iscrivetevi ai gruppi di discussione tematici. Ne troverete tantissimi sia pubblici che chiusi, sia sulla psicologia in generale che sulla vostra specializzazione in particolare.
I gruppi sono un ottimo strumento per promuoversi sui social. Intervenite almeno una volta alla settimana con commenti o post originali. Siate sempre in linea con il tema del gruppo e non spammate, la pubblicità a tutti i costi non porta mai dei vantggi. I gruppi vi aiuteranno ad aumentare la vostra brand awareness a farvi percepire come psicologo preparato e affidabile. Solo successivamente inizieranno ad arrivare richieste di potenziali clienti.