Bonus 100 euro in busta paga: a chi spetta e come funziona

calcolatrice e soldi

In questo periodo di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese il governo ha varato diversi provvedimenti atti a contenere l’espandersi del Covid-19. I provvedimenti governativi non si sono soltanto limitati a leggi in materia sanitaria, ma all’interno del decreto-legge “Cura Italia” sono state previste misure economiche, come il bonus 100 euro in busta paga.

Il bonus 100 euro in busta paga, insieme ad altri provvedimenti quali il Bonus per la sanificazione luoghi di lavoro e il bonus 600 euro per le partite iva, fa parte di quei provvedimenti previsti come “aiuto” finanziario alle imprese e ai lavoratori colpiti dalla pandemia. Una misura necessaria per evitare che l’Italia si trovi ad affrontare in pochi mesi, oltre all’emergenza sanitaria, anche una crisi finanziaria.

Marzo ha rappresentato un mese molto “difficile” per i lavoratori costretti a continuare a lavorare in sede nonostante l’epidemia dilagante da coronavirus, il governo ha perciò introdotto nel Decreto-Legge 18/2020 del 17 marzo una misura ad hoc volta ad aiutare coloro che hanno proseguito l’attività lavorativa in questo periodo. L’aiuto è di tipo economico e consiste nell’erogazione di una somma pari a 100 euro netti. 

Se sei interessato a capire il bonus 100 euro in busta paga a chi spetta e come funziona continua a leggere il post e scoprirai tutto ciò che c’è da sapere!

Come funziona e come richiedere il bonus 100 euro in busta paga?

Il decreto-legge denominato “Cura Italia” prevede un bonus di 100 euro per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati che durante il mese di marzo 2020 abbiano continuato a prestare la loro opera lavorativa presso la sede di lavoro.

L’importo del bonus di 100 euro è mensile e cioè fa riferimento al mese di marzo 2020 e va quindi ragguagliato ai giorni effettivi di presenza al lavoro nella sede aziendale.  Per intenderci si verrà indennizzati per una frazione dei 100 euro per ogni giorno lavorato.


Il bonus 100 euro in busta paga non concorre alla formazione della base imponibile, ai fini delle imposte dirette. Inoltre, non bisogna richiederlo in alcun modo, infatti, tale bonus sarà attribuito in via automatica dal datore di lavoro, che lo eroga a partire dalla retribuzione corrisposta nel mese di aprile, oppure, comunque, entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno.

Chi può usufruire del bonus 100 euro in busta paga?

Il bonus 100 euro rientra tra le Misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese. Esso spetta ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’art. 49, co. 1, del Dpr. n. 917/1986 (Tuir).

Molto utile un chiarimento a riguardo, per “redditi di lavoro dipendente” s’intendono “quelli che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso il lavoro a domicilio quando è considerato lavoro dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro”.

Da quanto recita la norma, il governo non indica specifiche condizioni da rispettare per avere diritto al bonus 100 euro. L’unico vincolo è il reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente che non deve essere superiore a 40.000 euro.

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