Sempre più spesso si sente parlare di Smart working, ma in pochi sanno esattamente che cos’è e perché si sta diffondendo nelle aziende soprattutto quelle di grandi dimensioni. Il concetto di Smart working è legato al lavoro agile ed è regolato dalla legge 81/2017. Con tale normativa lo smart working è stato istituzionalizzato nel nostro paese.
Grazie a questa modalità lavorativa è possibile svolgere il proprio lavoro in modo più flessibile anche lavorando lontano dall’azienda. Il lavoro agile impiega mezzi di comunicazione avanzati come smartphone, tablet o computer. Se prima era impossibile comunicare a distanza, oggi fa parte della nostra quotidianità. Le aziende comunicano con i propri dipendenti e clienti anche se si trovano nell’altra parte del mondo attraverso le call di lavoro, meeting e eventi. Questo nuovo modo di lavorare ha cambiato i rapporti di lavoro rendendoli più flessibili e superando i limiti fisici nella gestione delle risorse umane.
Secondo una ricerca effettuata dall’ Osservatorio Smart working del Politecnico di Milano gli smart worker nel nostro paese rappresentano quasi il sette percento del totale dei lavoratori e tale stima si presuppone che continuerà a crescere negli anni.
Vediamo da vicino che cos’è lo smart working e quali benefici comporta per le aziende.
Che cos’è lo smart working?
Lo smart working è un termine inglese che possiamo tradurre in lavoro agile. Secondo la legge 81/2017 è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o di spazi e che prevede l’organizzazione per obiettivi, cicli e fasi. Inoltre, tale legge prevede un accordo tra il datore di lavoro e il dipendente che aiuta il lavoratore a conciliare il lavoro con i suoi impegni quotidiani. Per riassumere il concetto possiamo dire che lo smart working è una modalità di lavoro più flessibile in cui il lavoratore può svolgere il suo lavoro anche in un ambiente di lavoro diverso da quello dell’azienda.
Ai fini della prova, il rapporto di lavoro deve essere stipulato per iscritto tra le parti le quali dovranno indicare i diritti e i doveri di entrambi i soggetti. In questo accordo viene indicato che il dipendente svolge parte delle ore di lavoro all’esterno dell’azienda. Lo smart working non è un nuovo tipo di contratto di lavoro in quanto tutto si rifà al contratto collettivo, ciò che cambia sono la mancanza di postazione fissa nei limiti di durata massima dell’orario giornaliero e settimanale derivante dal contratto collettivo.
I diritti e doveri delle parti nello smart working
La legge 81/2017 prevede degli obblighi e dei doveri delle parti che adottano lo smart working. Innanzitutto il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici a disposizione del lavoratore anche al di fuori dell’azienda. Nello specifico l’azienda deve controllare a distanza che gli strumenti informatici funzionano correttamente e con cadenza almeno annuale deve individuare i rischi generali e specifici per questa tipologia di rapporto di lavoro.
Per quanto riguarda la retribuzione il lavoratore ha diritto allo stesso trattamento economico e normativo nei confronti dei lavoratori che svolgono le sue mansioni.
Inoltre, la legge di bilancio 2019 ha previsto l’obbligo del datore di lavoro di dare priorità a richieste di smart working per:
- Lavoratori con figli disabili;
- Donne nei tre anni successivi del termine del congedo obbligatorio di maternità.
I benefici dello smart working per i lavoratori
Lo smart working comporta benefici e vantaggi sia per le aziende che per i dipendenti. Per quanto riguarda i dipendenti i vantaggi associati al lavoro agile sono:
- Riduzione dei costi di trasferimento: lavorare da casa comporta una consistente riduzione dei costi per recarsi a lavoro;
- Miglioramento della motivazione: i dipendenti lavorando in ambienti dinamici o tranquilli e con maggiore consapevolezza delle attività che svolgono comporta sia opportunità di crescita professionale che maggiore motivazione;
- Riduzione dei tempi e più produttività: lavorando in un clima sereno e senza necessità di spostarsi significa che i dipendenti sono più concentrati e di conseguenza lavorano di più.
I benefici che lo smart working comporta per l’azienda:
- Miglioramento di produttività: adottando un modello più flessibile i lavoratori sono più incentivati e aumentano la produttività;
- Riduzione dei costi: l’azienda ottiene consistenti riduzione dei costi dovuti alla gestione dello spazio fisici, consumi derivanti da utenze come l’uso di carta o caffè, e nel caso di molti dipendenti l’azienda riduce i costi di affitto facendo alternare le risorse che lavorano in ufficio. Si ha anche una riduzione dei costi legati all’uso di software e hardware e che si preferiscono icloud in modo che i lavorati sono sempre aggiornati sui dati e che possono accedere in qualsiasi momento.
- Riduzione dell’assenteismo: per le aziende lavorando da casa comporta una riduzione in termini di assenteismo, permessi e malattie.
Oltre che per l’azienda e i lavoratori lo smart working comporta dei benefici anche in termini di minore impatto ambientale. Ciò è dovuto al minore spostamento dei lavoratori, quindi minore emissione di CO2 nell’ambiente.
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