Misurare gli obiettivi aziendali con i KPI

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Oggi le imprese operano in mercati molto dinamici e competitivi, frutto della globalizzazione, del libero scambio e della diffusione di internet.
In tale contesto, molti fenomeni turbolenti hanno spinto le imprese a concentrarsi sempre più sulle fasi di pianificazione controllo dei processi decisionali e della gestione aziendale.

Punto comune di queste due fasi è la misurazione delle performance aziendali, attività necessaria per valutare gli obiettivi pianificati ed operare delle considerazioni accurate a seconda del raggiungimento o meno di essi.

In questo senso, per l’impresa è fondamentale comprendere l’importanza dei KPI aziendali. La misurazione di questi indicatori di performance costituisce la base per un tentativo di crescita cosciente, basato sulla certezza della posizione e dell’evoluzione delle strategie aziendali. Proviamo ad aiutarvi a capire cosa sono e a cosa servono.

Kpi aziendali: definizione e scelta

I KPI (Key performance indicator), letteralmente indicatori di prestazione, rappresentano una parte importante delle informazioni utili per determinare come un’organizzazione avanza verso gli obiettivi di business e marketing che si è prefissata.
I KPI aziendali forniscono una misura quantificabile che l’impresa può usare per determinare la sua posizione rispetto al livello obiettivo. A seconda delle priorità e degli obiettivi fissati, ogni azienda definirà, in fase di pianificazione i KPI da tenere sotto controllo.

Essendo legati agli obiettivi, come questi ultimi, i kpi aziendali devono poter essere quantificabili e definiti a scadenza temporale.
Non c’è un numero preciso o una variabile certa per definire quali KPI monitorare e ogni azienda ne sceglierà un numero necessario a valutare gli obiettivi prescelti.

Il controllo sugli obiettivi fissati non è soltanto un aspetto monitorato dalle grandi imprese multinazionali. Solitamente, anche le PMI basano le loro valutazioni su pochi indicatori di performance. È opportuno però che anche i negozi al dettaglio o piccoli e-commerce pianifichino in questa ottica la loro strategia aziendale, avendo ben chiaro quali sono le considerazioni da fare e quali aspetti della loro gestione andare a valutare.

Tipologie di KPI con esempi pratici

I KPI possono essere utilizzati in ogni settore specifico.  Ecco i KPI più importanti da prendere in considerazione.

KPI di produzione

  • Numero di pezzi lavorati per turno
  • Tempo di rilasci dell’ordine e della lavorazione della merce
  • Tempi di attrezzaggio delle macchine
  • Tempi di macchina ferma per guasti
  • Contollo qualità dei prodotti finiti

KPI di vendita

  • Costo di acquisizione cliente
  • Ciclo di vita del cliente
  • Tassi di abbandono cliente
  • Nuove opportunità commerciali
  • Ore di risorse dedicate alla vendita

KPI Finanziari

  • Capacità di resistuzione dei debiti
  • Posizione finanziaria netta
  • Crescita delle entrate
  • Cash flow operativo
  • Margine operativo lordo

KPI clienti

  • Valutazione soddisfazione cliente
  • Capacità di fidelizzare i clienti
  • Tasso medio di abbandono
  • Tempo medio di gestione
  • Punteggio risorse cliente

Come misurare i KPI

Per aiutarvi a comprendere questo fondamentale aspetto di gestione aziendale, abbiamo pensato di mostrarvi un esempio pratico di KPI.

Nelle grandi imprese sono gli esperti dell’area marketing che fissano in sede di pianificazione quali KPI monitorare tenendo conto degli obiettivi generali fissati dal top management. Con un po’ di esperienza e praticità potrete provare a tenere sotto controllo pochi KPI per valutare lo status della vostra attività. Per misurare il successo on-line è fondamentale definire degli obiettivi e dei kpi e misurare i risultati.

Procediamo per fasi:

  1. Scegliere obiettivi misurabili e quantificabili: non possiamo effettuare misurazioni concrete se ci prefissiamo semplicemente di “vendere di più rispetto allo scorso esercizio”, ma bensì sostenendo di voler “incrementare le vendite del 20% rispetto all’anno precedente”.
    Immaginiamo inoltre di avere un-ecommerce e di voler incrementare anche in termini di nuovi utenti arrivati sul nostro sito un 5% in più rispetto all’anno precedente;
  2. Definire i KPI – metriche: fissati gli obiettivi, possiamo avere con più chiarezza quali sono i KPI da prendere in considerazione durante la fase di controllo tra un anno. Nel nostro caso, andremo a valutare il numero di transazioni e il numero di utenti che visitano per la prima volta il nostro store;
  3. Tracciamento e monitoraggio: per operare delle valutazioni è fondamentale avere dei dati e delle cifre sulle quali ragionare nell’ultima fase di questo processo. È opportuno quindi tracciare e monitorare correttamente le metriche fissate in precedenza. In questo caso lo possiamo fare con un software gestionale o programma di magazzino e nel caso di un e-commerce con strumenti di marketing che offrono il tracciamento online dei dati del proprio sito web come Google Analytics;
  4. Fase di controllo: si tratta del momento della verità. Trascorso il periodo prefissato (nel nostro caso un anno), occorre raccogliere i dati dei due esercizi ed operare delle valutazioni concrete disponendo delle metriche necessarie per fare le nostre considerazioni.

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