Psicologi, come usare LinkedIn per promuoversi

psicologo che scrive a computer

LinkedIn è un social che ben si sposa con le necessità di promozione di uno psicologo. Questo, infatti, è stato ideato per aiutare i professionisti a incrementare la rete di contatti, le opportunità di lavoro e di business. Se ben adoperato, quindi, LinkedIn può essere un ottimo mezzo di promozione della vostra attività professionale. Se siete uno psicologi, in particolare, potrà mettervi in contatto con studi medici con cui potrete collaborare oppure direttamente con nuovi pazienti che cercano i vostri servizi professionali.

In altre parole, se ben utilizzato LinkedIn può accrescere la vostra brand awareness, ovvero farvi conoscere presso una comunità di riferimento come l’esperto in psicologia a cui affidarsi in caso di bisogno. Ovviamente, essendo l’attività di psicologo particolarmente delicata, anche nella promozione su LinkedIn bisogna tenere presente alcune regole deontologiche.

Senza scendere nei dettagli, diciamo che la comunicazione su LinkedIn deve seguire criteri di serietà scientifica e tutela dell’immagine della professione. Lo psicologo può chiaramente pubblicizzare titoli, specializzazioni e il modello teorico di riferimento. L’importante è che la comunicazione del professionista sia corretta, trasparente e veritiera.

Nell’articolo di seguito spiegheremo nel dettaglio come compilare un profilo LinkedIn se si è psicologi, chi aggiungere e cosa pubblicare sul social.

Compilare il profilo LinkedIn per psicologi

Se conoscete LinkedIn sapete già che questo social può sembrare come “un curriculum on line”. In realtà è molto più di questo, ma va comunque compilato e aggiornato prestando attenzione a diversi aspetti. Innanzitutto, scegliete una foto professionale (sembra banale ma tante persone mettono foto poco consone su LinkedIn). Compilate con cura la descrizione del vostro curriculum vitae e, in poche righe, presentatevi cercando di mantenere alta l’attenzione verso di voi.

Per far si che il vostro profilo sia trovato facilmente poi bisogna lavorare in ottica SEO. Questo significa usare con una certa cadenza (senza annoiare il lettore) e in posti strategici determinate parole chiave. Ad esempio, se siete uno psicologo specializzato nello sviluppo cognitivo dei bambini, questo concetto deve essere chiaro a chi atterra sul vostro profilo e deve essere ribadito più volte. Questo perché se qualcuno cercherà su LinkedIn “psicologo dell’infanzia” o parole chiave simili, il vostro profilo comparirà tra i primi risultati, intercettando utenti già potenzialmente interessati ai vostri servizi.

Un ragionamento analogo va fatto quando aggiungerete al profilo le vostre competenze professionali. Queste, come vedrete, possono essere considerate delle vere e proprie parole chiave. Selezionatele con cura e non temete di chiedere ai vostri contatti su LinkedIn (colleghi, pazienti etc) di confermare le vostre competenze. Più persone diranno che siete davvero esperto di “psicologia”, “psicologia infantile” etc, più persone vedranno il vostro profilo e vi riterranno affidabile.

Una volta terminata la compilazione del profilo LinkedIn di uno psicologo, si potrà passare al popolamento della pagina con i contenuti. Per tornare all’esempio dello psicologo infantile, se nel vostro curriculum c’è questa specializzazione, nessuno vi vieta di inserire su LinkedIn una vera e propria presentazione del vostro modello teorico di riferimento. Anche foto di incontri in cui siete stati relatori o video di vostri interventi possono essere caricati per arricchire il vostro curriculum in un’ottica multimediale. Ovviamente, il discorso delle parole chiave vale anche per i titoli e le descrizioni di foto e video. Un esempio di titolo di un filmato, per esempio potrebbe essere: Giulio Rossi, psicologo infantile interviene al convegno etc etc.

Chi aggiungere per promuoversi come psicologo su LinkedIn

Per quanto riguarda la possibilità di accrescere la propria rete di contatti, bisogna specificare che si deve prestare attenzione anche alle persone che si decide di aggiungere. In questo contesto è molto importante aggiungere solo persone in linea con il proprio target. La promozione dello psicologo su LinkedIn mira ad accreditarsi presso una comunità di riferimento composta da colleghi, professionisti affini e, soprattutto, pazienti o potenziali tali.

Per fare un esempio: se siete uno psicologo dell’infanzia, un ingegnere 25enne single e senza figli, anche se vostro amico, non fa parte del vostro target di riferimento. Più le persone che aggiungerete avranno interesse nella vostra professione, maggiore sarà l’efficacia dei vostri messaggi.

Man mano che aggiungete contatti, date uno sguardo anche i gruppi di discussione. LinkedIn ne ha tantissimi e sicuramente ne troverete diversi attinenti non solo alla psicologia, ma anche alla vostra specializzazione. Partecipate ai gruppi di discussione intervenendo almeno una volta a settimana con un post, un commento o un’osservazione. Non dovete spammare, ma intervenire con correttezza e professionalità per farvi conoscere come esperto.

Cosa deve pubblicare uno psicologo su LinkedIn

L’errore più comune che si fa con LinkedIn è compilare il proprio profilo e aspettare che qualcuno ci contatti senza far nulla. In realtà, bisogna pubblicare con costanza e interagire con i propri contatti se veramente ci si vuole promuovere come psicologi su questo social.

Dovete scegliere con cura i temi che affronterete nei vostri post, che dovranno tutti essere in linea con la vostra professione: articoli sulla psicologia, commenti su una nuova teoria, notizie sul vostro settore di specializzazione, eventi o tavole rotonde a cui parteciperete etc.

L’importante è pubblicare con costanza. Per aiutarvi in questo costruite un calendario editoriale mensile con il dettaglio dei post che pubblicherete, i copy, le grafiche etc. Cercate, infine, di generare una reazione tra i vostri follower (un commento, il download di una brochure etc.). L’engagement, ovvero il coinvolgimento emotivo dei follower, è una tecnica che funziona tantissimo per promuoversi sui social, anche per gli psicologi.

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