Settembre arriva sempre carico di promesse e novità, come un ponte tra la fine dell’estate e l’inizio di nuove sfide, un momento in cui l’energia accumulata durante le vacanze lascia spazio alla voglia di rinnovamento.
In questo mese, il mondo della tecnologia si mette in moto: software e piattaforme si aggiornano, strumenti digitali si evolvono e nuove funzionalità fanno il loro debutto, trasformando il modo in cui comunichiamo, lavoriamo e ci intratteniamo.
In questo articolo raccogliamo le novità tecnologiche più rilevanti di settembre, offrendo uno sguardo chiaro e aggiornato sui cambiamenti e le innovazioni che stanno plasmando il panorama digitale e l’uso dell’intelligenza artificiale.
Keynote Apple: iPhone 17, Pro e l’inedito iPhone Air
Apple stupisce ancora nel Keynote di settembre, presentando i nuovi iPhone 17, 17 Pro e il sorprendente iPhone 17 Air, lo smartphone più sottile e leggero di sempre.
Gli iPhone 17 e 17 Pro offrono fotocamere avanzate fino a 48 MP, display ProMotion ad alta fluidità e il chip A19 per prestazioni elevate, ideali sia per l’uso quotidiano sia per contenuti creativi e fotografici di qualità professionale.
Il modello Pro introduce funzioni come Genlock per sincronizzare più fotocamere e Center Stage per inquadrare automaticamente le persone.
L’iPhone 17 Air rappresenta invece una vera rivoluzione nel design e nella portabilità: con appena 5,6 mm di spessore e un corpo in titanio leggerissimo, unisce eleganza estrema e tecnologia all’avanguardia.
Pur essendo così sottile, mantiene prestazioni elevate grazie al chip A19 Pro, supporta il display ProMotion a 120 Hz e offre una fotocamera posteriore da 48 MP.
È pensato per chi cerca uno smartphone raffinato, comodo da trasportare e capace di offrire un’esperienza completa senza compromessi.
Per un’analisi completa delle restanti novità del keynote, puoi leggere il nostro approfondimento qui.
Google porta l’AI direttamente dentro Chrome
Google ha annunciato una delle novità più significative del mese: l’arrivo della modalità AI su Chrome.
Si tratta di un’integrazione che porta l’intelligenza artificiale generativa direttamente dentro il browser, trasformando la barra degli indirizzi (l’omnibox) in un vero e proprio assistente intelligente.
Con AI Mode, sarà possibile fare domande complesse senza dover aprire una nuova scheda di ricerca: l’utente potrà chiedere chiarimenti sui contenuti che sta leggendo, ricevere spiegazioni contestuali o approfondimenti, tutto senza abbandonare la pagina.
Inoltre, grazie alla tecnica di query fan-out, Google è in grado di elaborare risposte più complete e articolate rispetto a una normale ricerca.
La modalità AI funziona con testo, voce e immagini, rendendo l’esperienza più naturale e accessibile.
Al momento è disponibile solo in inglese e negli Stati Uniti, ma l’espansione internazionale è prevista nelle prossime settimane. Da sottolineare che le query effettuate in AI Mode confluiranno comunque nei report standard di Search Console, senza distinzioni rispetto alle ricerche tradizionali.
WhatsApp introduce la traduzione dei messaggi
WhatsApp ha iniziato a rilasciare una novità molto attesa: la possibilità di tradurre i messaggi direttamente all’interno delle chat. Non serve più ricorrere ad applicazioni esterne o copiare e incollare il testo: ora basta tenere premuto sul messaggio e scegliere l’opzione “Translate”.
La funzione è disponibile sia su iPhone che su Android, anche se con differenze importanti. Su Android, al lancio, sono supportate sei lingue principali — tra cui inglese, spagnolo, hindi, portoghese, russo e arabo — mentre su iPhone le lingue disponibili sono già oltre diciannove.
Inoltre, sempre su Android, è stata introdotta un’opzione che permette di attivare la traduzione automatica per un’intera chat, così ogni messaggio ricevuto viene tradotto senza bisogno di ulteriori azioni manuali.
Pur non trattandosi di una traduzione in tempo reale in stile “live caption”, questa nuova funzione rappresenta un passo significativo per rendere la comunicazione su WhatsApp più inclusiva e immediata, soprattutto in conversazioni internazionali.
L’app di Meta ha già confermato che il numero di lingue supportate verrà ampliato con i prossimi aggiornamenti.
Spotify introduce regole sull’uso dell’intelligenza artificiale nella musica
Spotify ha preso posizione sul crescente problema legato alla musica generata con l’intelligenza artificiale. La piattaforma ha infatti annunciato nuove regole per contrastare cloni vocali non autorizzati, contenuti impersonati e brani caricati senza trasparenza sull’uso dell’IA.
Le misure includono la rimozione di tracce che imitano artisti reali senza permesso, oltre all’introduzione di uno standard di metadati condiviso con DDEX, che permetterà di segnalare chiaramente quando e come un brano è stato creato o modificato con l’AI, dalla voce fino al mixaggio.
Quindici distributori musicali hanno già accettato di adottare questo nuovo standard.
Parallelamente, Spotify ha annunciato un giro di vite contro lo spam musicale: verranno bloccati gli account che caricano brani brevissimi creati per gonfiare gli stream, così come chi duplica lo stesso contenuto cambiando solo i metadati.
La piattaforma sottolinea che non promuove né inserisce musica generata da IA nelle sue playlist editoriali, ribadendo che i contenuti presenti arrivano esclusivamente tramite partner autorizzati e che le royalties continuano a essere corrisposte agli aventi diritto.