L’intelligenza artificiale non è più una promessa del futuro, ma una realtà che già oggi sta cambiando profondamente il modo in cui le persone si comportano online. Secondo Debbie Weinstein, presidente di Google per l’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), siamo all’inizio di una nuova era in cui l’AI rivoluziona non solo il modo in cui cerchiamo risposte, ma anche il modo in cui scopriamo prodotti, facciamo acquisti e interpretiamo la realtà digitale che ci circonda.
“La voglia di capire, esplorare e connettersi è qualcosa che non è mai cambiato,” afferma Weinstein. Ma se in passato questa curiosità veniva indirizzata principalmente attraverso la digitazione di parole chiave in una casella di testo, oggi assume forme sempre più varie e sofisticate: si cerca con la voce, con una foto, perfino con una selezione circolare di un oggetto sullo schermo, come nel caso della nuova funzione “Cerchia e Cerca” introdotta da Google.
La nuova ricerca online
Oggi le persone navigano fluidamente tra quattro azioni principali (streaming, scrolling, shopping e search) senza più percepire confini rigidi tra informazione e intrattenimento, tra scoperta e decisione d’acquisto. L’intelligenza artificiale gioca un ruolo sempre più decisivo in questo cambiamento, permettendo a motori di ricerca e piattaforme pubblicitarie di anticipare i bisogni degli utenti e offrire risposte sempre più rilevanti e personalizzate.
Un esempio concreto è quello della ricerca visiva, cresciuta esponenzialmente grazie a strumenti come Google Lens, che permette di fotografare un oggetto visto a casa di un amico o in un negozio, e ricevere immediatamente risultati con prezzi, recensioni, comparazioni tra modelli e link diretti all’acquisto. Secondo i dati diffusi da Google, una ricerca visiva su quattro ha oggi un intento commerciale. Ciò significa che le persone non usano solo il testo per trovare ciò che cercano, ma anche le immagini e spesso lo fanno con l’obiettivo diretto di acquistare qualcosa.
L’integrazione di AI Overview e Cerchia e Cerca
Un ulteriore passo avanti arriva con l’integrazione di funzionalità come “AI Overview”, che permette di generare sintesi complesse e immediate di contenuti online, e “Cerchia e Cerca”, pensata per selezionare visivamente una porzione di un’immagine e ottenere risultati pertinenti in pochi istanti. Weinstein racconta come queste tecnologie permettano di andare oltre la ricerca tradizionale, trasformando ogni elemento visivo in un punto di partenza per l’apprendimento e l’esplorazione.
Negli Stati Uniti è in fase di test anche “AI Mode”, una funzione ancora più avanzata, capace di gestire ricerche complesse e articolate attraverso una comprensione semantica e contestuale più profonda. Grazie a queste innovazioni, Google si pone l’obiettivo non solo di rispondere alle domande degli utenti, ma di anticiparle, creando esperienze immersive e multimodali.
ROI in crescita per chi adotta l’AI
La rivoluzione dell’intelligenza artificiale nella ricerca ha effetti concreti anche nel settore pubblicitario. Le aziende che hanno integrato l’AI nelle proprie strategie hanno registrato, negli ultimi 12 mesi, una crescita delle entrate fino al 60% superiore rispetto ai competitor. Un dato che sottolinea l’efficacia dell’AI non solo come strumento di automazione, ma come leva strategica per massimizzare il ritorno sugli investimenti.
Il ruolo della Gen Z
Secondo Google, l’80% degli utenti appartenenti alla Gen Z utilizza il motore di ricerca per fare shopping. Questo dato conferma il ruolo centrale della ricerca nel nuovo customer journey: non più solo un punto di partenza, ma un vero e proprio spazio di decisione e azione.
La generazione più giovane è anche quella che si muove più agilmente tra diversi formati e canali, alternando TikTok, YouTube, Instagram e Google in una continua esplorazione visiva e narrativa. L’intelligenza artificiale diventa quindi lo strumento che tiene insieme questi mondi, rendendo l’esperienza di ricerca più ricca, intuitiva e integrata.