Luglio è volato tra giornate calde e momenti di relax, ma il progresso tecnologico non è certo andato in vacanza. L’intelligenza artificiale continua a sorprendere con nuove applicazioni, mentre le grandi aziende digitali svelano aggiornamenti che potrebbero cambiare il nostro modo di lavorare e fare acquisti. Non sei riuscito a seguire tutto? Tranquillo: qui trovi tutte le novità più importanti del mese, così da restare aggiornato tempo.
Vestiti con un clic: Google ti fa provare tutto da casa
Google ha annunciato una serie di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, pensate per trasformare radicalmente l’esperienza di shopping online.
Le novità, integrate in Google Search, Shopping e Google Immagini, puntano a rendere le ricerche di prodotti più personalizzate, interattive e utili per gli utenti.
Tra le innovazioni principali spicca la funzione di prova virtuale dei vestiti. Grazie all’uso dell’IA generativa, gli utenti possono caricare una propria foto per visualizzare come apparirebbero con un determinato capo d’abbigliamento. Il sistema ricrea l’effetto del tessuto e della vestibilità in modo realistico, offrendo un’esperienza d’acquisto molto più vicina a quella di un camerino fisico.
A questa si affianca una nuova versione degli avvisi sui prezzi, ora ancora più intelligenti. Quando si cerca un prodotto, è possibile attivare notifiche che avvisano automaticamente nel momento in cui il prezzo scende, tenendo conto di preferenze precise come taglia, colore e fascia di prezzo desiderata.
Queste funzionalità dimostrano come Google stia puntando sull’intelligenza artificiale non solo per migliorare le ricerche, ma anche per semplificare attività quotidiane come lo shopping, offrendo strumenti utili, personalizzati e capaci di anticipare i bisogni degli utenti in tempo reale.
WhatsApp si rinnova: promemoria, canali personalizzati e voce per le aziende
Luglio ha portato una ventata di aggiornamenti su WhatsApp, con novità pensate per rendere l’esperienza più efficiente, organizzata e personalizzata, sia per gli utenti privati che per le aziende.
Una delle novità più attese è la funzione “Ricordamelo”, attualmente in fase di test sulla versione beta per Android. Questa feature consente di impostare un promemoria su qualsiasi messaggio ricevuto, semplicemente tenendolo premuto e scegliendo un intervallo di tempo (2, 8, 24 ore o personalizzato).
Una volta attivato, sul messaggio comparirà un’icona a forma di campanella, e alla scadenza dell’intervallo selezionato, l’app invierà una notifica con l’anteprima del contenuto. È una funzione particolarmente utile per chi riceve messaggi importanti ma non può rispondere subito, evitando di dimenticare promesse, appuntamenti o azioni da fare.
Parallelamente, WhatsApp sta arricchendo la scheda “Aggiornamenti”, introducendo i canali promossi. Questi canali, selezionati in base agli interessi dell’utente, compariranno in evidenza per facilitare la scoperta di contenuti rilevanti.
In aggiunta, WhatsApp ha iniziato a testare un sistema di notifiche proattive che segnala eventuali messaggi non letti provenienti da contatti frequenti. Una mossa utile per non lasciare indietro comunicazioni importanti, soprattutto in chat professionali o familiari molto attive.
Infine, l’aggiornamento più significativo per il mondo business porta a nuove modalità di interazione per le aziende sulla piattaforma. Le imprese potranno inviare note vocali e chiamare direttamente gli utenti, il tutto mantenendo la crittografia end‑to‑end, per garantire sicurezza e privacy anche nelle conversazioni commerciali.
Questa nuova possibilità offre alle aziende un modo più umano, immediato ed empatico di comunicare, affiancando i tradizionali messaggi di testo con contenuti vocali, perfetti per spiegazioni più articolate o assistenza clienti avanzata.
A supporto di tutto ciò, Meta ha introdotto anche strumenti per campagne centralizzate, con il supporto dell’intelligenza artificiale, per rendere la gestione delle interazioni automatizzata, ma sempre rilevante per ogni singolo utente.
First-time right: Intel affida al CEO l’ultima parola sui chip
Intel ha annunciato un cambio di rotta significativo nella gestione dei suoi progetti più delicati: da ora in avanti, ogni nuovo design di chip dovrà essere personalmente approvato dal CEO Lip-Bu Tan prima della fase finale di produzione.
È una novità sostanziale, perché fino a questo momento il processo di sviluppo era affidato esclusivamente ai team tecnici, senza un controllo diretto da parte del vertice esecutivo per ogni singolo progetto.
Con questa scelta, Tan introduce un nuovo livello di supervisione che punta a rafforzare la qualità dei prodotti e a correggere un approccio che in passato ha portato a errori costosi e ritardi.
L’obiettivo è chiaro: evitare riprogettazioni e garantire un processo più rigoroso e affidabile, dove ogni dettaglio tecnico venga valutato con la massima attenzione.
Questa nuova politica si inserisce in una strategia più ampia che spinge verso un modello produttivo fondato sul principio del “first-time right”, ovvero fare le cose bene al primo tentativo.
Per Intel, significa ridurre sprechi, ottimizzare i tempi e rafforzare la fiducia sia interna che esterna, in un momento in cui la competizione globale nel mercato dei semiconduttori è più accesa che mai.
Bugbot di Cursor: l’IA al servizio degli sviluppatori
Nel mese di luglio, la startup Cursor ha presentato Bugbot, un innovativo strumento basato sull’intelligenza artificiale progettato per supportare gli sviluppatori nel rilevare e correggere errori nel codice.
Integrato direttamente con la piattaforma GitHub, Bugbot si concentra in particolare sui bug che possono essere introdotti in modo involontario durante l’uso di agenti IA che scrivono codice automaticamente e molto rapidamente.
Con l’aumento dell’adozione di strumenti di coding assistito dall’intelligenza artificiale, è diventato fondamentale avere un sistema affidabile in grado di prevenire errori potenzialmente critici, come la cancellazione accidentale di database o modifiche che compromettano la funzionalità stessa dei programmi. Bugbot si distingue per la sua capacità di individuare non solo errori semplici, ma anche problemi complessi e bug logici che spesso sfuggono alle verifiche manuali, aumentando così la sicurezza e la qualità del software sviluppato.
Questo nuovo strumento rappresenta un passo importante nell’evoluzione dell’integrazione tra IA e sviluppo software, perché non si limita a velocizzare la scrittura del codice, ma aiuta anche a garantire che il codice prodotto sia affidabile e sicuro, riducendo i rischi per le aziende e migliorando l’efficienza dei team di sviluppo.